Uno studio recente riporta che un venticinquenne del Nevada, senza immunodeficienze note, è stato infettato da SARS-CoV-2 una volta a marzo, è guarito in aprile ed è stato reinfettato a maggio 2020.
Su "Nature Communications", uno studio, coordinato dall'Università Statale di Milano, ha indagato il genoma virale di SARS-CoV-2 su molteplici campioni di donne gravide a termine con infezione.
L'AIE chiede un piano nazionale che enunci le strategie di sorveglianza SARS-CoV-2 per diversi scopi e diversi contesti, che indichi per ogni scopo il metodo di analisi più idoneo, che disegni l'architettura del sistema.
La Dichiarazione di Great Barrington è un documento redatto presso l'American Institute for Economic Research di Great Barrington, Massachusetts e firmato il 4 ottobre 2020.
La pandemia di COVID-19, ad oggi, non sta incidendo sui bambini e sui ragazzi dal punto di vista clinico, ma le misure che contrastano la diffusione del contagio stanno togliendo loro tappe fondamentali nel loro sviluppo.
Una ricerca ha dimostrato che in pazienti affetti da diabete di tipo 2 con COVID-19 un farmaco antidiabetico chiamato Sitagliptin ha dimezzato la mortalità. La mortalità è infatti scesa dal 37% al 18%.
In una lettera pubblicata su Science si sottolinea l’importanza della trasmissione del nuovo coronavirus tramite aerosol. Le goccioline di dimensioni inferiori ai 100 μm contenenti particelle virali possono rimanere sospese nell’aria per molto tempo ed essere inalate.
Secondo ricercatori di Milano il metotrexato è in grado limitare gli effetti del virus SARS-CoV-2 se utilizzato sui pazienti ai primi sintomi o che hanno sviluppato sintomi lievi della malattia.
Pubblicato uno studio che mette in luce, per la prima volta, come il SARS-COV-2 può manifestarsi non solo tramite segni respiratori o sintomi mentali generalizzati, ma anche con segni neuropsicologici altamente specifici come l’agrafia e l’afasia di conduzione.
Si chiamerà VIKI (VIrus KIller) e potrà essere utilizzato in scuole, uffici pubblici, ospedali, studi dentistici e attività commerciali. Lo sta mettendo a punto un gruppo di ricerca dell’Università di Bologna attraverso un progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna.
La corsa al vaccino contro il virus SARS-CoV-2 incontra la corsa alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, col risultato che i processi di sviluppo del vaccino diventano oggetto di propaganda politica.
Pubblicati i risultati di una review condotta per valutare l'efficacia dello screening generale per l'infezione da SARS-CoV-2 rispetto all'assenza di screening e l'accuratezza dello screening generale nelle persone apparentemente non affette da COVID-19.
I media della Svizzera tedesca stanno riportando con entusiasmo i risultati di uno studio pubblicato sul Virology Journal. Molte farmacie svizzere sono state prese d’assalto per l’acquisto di Echinaforce® e questo sta sollevando diversi dubbi all’interno della comunità scientifica.
In un recente articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine si suggerisce che l’uso delle mascherine possa far ammalare le persone di forme meno gravi di COVID-19 e renderle immuni.
Sembra che i bambini possano rilasciare il virus SARS-CoV-2 anche se non sviluppano mai sintomi o anche molto tempo dopo che i sintomi sono scomparsi. Rimangono molti interrogativi sull'importanza della popolazione pediatrica come vettore di questa malattia.
Più tamponi, più casi? Di recente sentiamo questa frase spesso e da più fonti: tra la popolazione, dai media, da esponenti della classe medica, da politici, eccetera.
Uno studio multicentrico, coordinato da Enrico Scala (Istituto Dermopatico dell’Immacolata - IDI, Roma) e Riccardo Asero (Clinica San Carlo, Paderno Dugnano - MI), ha dimostrato che, tra i pazienti ospedalizzati per Covid-19, i soggetti allergici sviluppano una forma meno grave di malattia.
Uno studio internazionale cui partecipa l’Istituto di nanotecnologia del Cnr ha scoperto che la quercetina funge da inibitore specifico per il virus responsabile del Covid-19, mostrando un effetto destabilizzante sulla 3CLpro, una delle proteine fondamentali per la replicazione del virus.
Uno studio pubblicato su “Lancet Respiratory Medicine” conclude che i pazienti con ARDS associata a COVID-19 hanno una forma di lesione che, per molti aspetti, è simile a quella dei pazienti con ARDS non correlata a COVID-19.
In Italia, dal mese di aprile, i numeri e i grafici che descrivono l’andamento della pandemia di COVID-19 sono diventati sempre meno drammatici, fino a fotografare, in giugno, una situazione pienamente sotto controllo.