Abbiamo intervistato il Dr. Michele Usuelli, Consigliere di Regione Lombardia, che domenica scorsa ha diffuso un comunicato stampa nel quale invoca a gran voce un cambio di strategia nella gestione della pandemia di COVID-19.
Nei giorni scorsi l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato un grande trial globale, chiamato SOLIDARITY per tentare di trovare una terapia contro la grave infezione provocata dal virus SARS-CoV-2. Si tratta di uno sforzo senza precedenti.
L’emergenza sanitaria globale causata dalla pandemia di COVID-19 impatta notevolmente sui reparti di terapia intensiva, dove vengono ricoverati i pazienti con grave ARDS. Come si sta reagendo nel mondo alla scarsa disponibilità di macchine per la ventilazione meccanica?
Un nuovo studio i cui risultati sono stati pubblicati sull'International Journal of Antimicrobial Agents ha provato ad indagare l'efficacia e la sicurezza della combinazione di idrossiclorochina e azitromicina nel trattamento dei pazienti affetti da COVID-19.
In queste ultime ore si sta parlando molto del Favipiravir (Avigan), soprattutto a causa del video di un farmacista diffuso tramite i social nel quale se ne celebrano i presunti effetti nei pazienti affetti da COVID-19. Vi riportiamo l'analisi del Dr. Adolfo Mazzeo.
Uno studio clinico in aperto non ha evidenziato alcun beneficio nel trattamento con Kaletra dei pazienti ospedalizzati affetti da COVID-19. Questa terapia non migliora le condizioni cliniche, non modifica il tasso di mortalità e non diminuisce la persistenza del virus nell’organismo.
Una ricerca descrive in dettaglio il primo caso di diffusione locale di SARS-CoV-2 negli USA, avvenuta tra due persone dopo un'esposizione prolungata e non protetta. In 372 soggetti entrati in contatto con questi due casi non è stata rilevata alcuna ulteriore trasmissione.
L'età avanzata, l'elevato punteggio SOFA e i livelli di D-dimero nel sangue >1 μg/mL al momento del ricovero sono fattori di rischio significativi in fase iniziale per una prognosi sfavorevole e un alto rischio di mortalità ospedaliera nei pazienti con COVID-19.
Da circa un mese si sente parlare di test del tampone per diagnosticare l’infezione. L’utilità di questo test è molto dibattuta e, al momento, esistono posizioni molto contrastanti, soprattutto sull’efficacia di usarlo nei soggetti asintomatici.
Abbiamo incontrato il Dr. Enrico Storti, Direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza e della UOC Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Lodi, l’ospedale che sta fronteggiando l’epidemia di COVID-19 dal primo giorno, da quanto è stato ricoverato a Codogno il paziente 1.
Un argomento molto dibattuto in questi giorni è quello relativo al presunto aumento di rischio legato ad infezione da SARS-CoV-2 nei pazienti cardiopatici. Secondo alcune ipotesi ACE2 agirebbe come recettore funzionale per il virus.
Un gruppo di medici di medicina generale e di continuità assistenziale ha pubblicato un documento nel quale sono raccolte le impressioni maturate negli ultimi giorni di lavoro sul territorio bresciano per fronteggiare l’epidemia di COVID-19.
Medici del GiViTi di Lodi, Pavia, Lecco e Monza si sono confrontati in videoconferenza e hanno condiviso le loro esperienze sulla gestione clinica dei pazienti affetti da COVID-19. Il video della conference-call è disponibile su YouTube.
Devo contattare il medico? Sono a rischio? E mio figlio? - Si tratta di domande complesse per la cittadinanza, soprattutto perché i criteri e le procedure sono in continua evoluzione. Il sito svizzero CoronaCheck può aiutare ad informare e ad orientare.
Il Dr. Flavio Santilli, medico di Direzione Ospedaliera, prosegue la sua analisi degli aspetti gestionali ed organizzativi della realtà ospedaliera che, durante questa epidemia di COVID-19, potrebbero essere determinanti per superare l’emergenza.
SIMEU (Società Italiana Medicina Emergenza Urgenza) ha pubblicato un documento nel quale i medici che per primi si sono trovati a coordinare l'emergenza COVID-19 condividono i dati raccolti nelle due settimane di lavoro non solo clinico, ma anche logistico ed organizzativo.
Un medico anestesista-rianimatore impegnato da due settimane a gestire l'epidemia di COVID-19 condivide alcune riflessioni sul recente documento pubblicato ieri dalla SIAARTI.
In condizioni di maxi-emergenza, quando si inverte il rapporto tra risorse disponibili e pazienti che necessitano di cure, i medici si trovano a dover prendere decisioni difficili, ma fondamentali per la sopravvivenza del maggior numero possibile di persone.
La comunità scientifica italiana dei neonatologi, pediatri, ginecologi e ostetriche ha creato un gruppo di lavoro, al fine di prendere in esame e divulgare gli aggiornamenti della letteratura scientifica sul tema COVID-19 in gravidanza, parto e allattamento.
Il Dr. Flavio Santilli, medico di Direzione Ospedaliera, partendo dall'esperienza dell'ospedale di Sichuan analizza alcuni degli aspetti gestionali ed organizzativi della realtà ospedaliera che, durante questa epidemia, potrebbero essere determinanti per superare l’emergenza.