Uno studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, dell’Università di Genova e della University of Melbourne, presente su Science Immunology. apre prospettive terapeutiche per le persone immunodepresse.
Un gruppo italiano ha pubblicato sulla rivista Critical Care un documento sui vantaggi derivanti dalla possibilità di permettere le visite in terapia intensiva durante un periodo di pandemia.
Migranti, senzatetto, pazienti in stato di grande precarietà, persone con disturbi mentali: qual è l’approccio dei medici nei confronti di questi pazienti? Uno studio analizza il comportamento dei medici.
Pubblicato su JAMA Pediatrics un breve articolo che evidenzia le informazioni più recenti sul tema riguardante i soggetti in età pediatrica e i vaccini anti-COVID. L’articolo riporta note utili ai pediatri e ai genitori.
Quanto dura la protezione contro le infezioni future dopo un’infezione primaria da SARS-CoV-2? Conoscere il rischio di una seconda infezione nella popolazione guarita da COVID-19 è fondamentale.
Uno studio ha analizzato i dati dei pazienti COVID-19 ospedalizzati in India. La predominanza di patogeni Gram-negativi unita agli alti tassi di resistenza agli antimicrobici costituiscono una scoperta allarmante.
Un piccolo studio su pazienti vaccinati suggerisce che la vaccinazione non si associa al peggioramento dei sintomi o della qualità della vita in pazienti con sintomi persistenti dopo la COVID-19 acuta (sindrome Long-COVID).
Il processo patologico che danneggia il fegato dei pazienti affetti da COVID-19 è una alterazione della vascolarizzazione, dovuta all’eccessiva produzione dell’interleuchina IL-6.
I ginecologi italiani chiedono al ministro Speranza che le donne in gravidanza siano inserite tra le categorie “fragili” da vaccinare prioritariamente contro il nuovo coronavirus.
La gestione dello scompenso cardiaco a distanza, possibile grazie a microsensori intracardiaci permanenti, sembra una valida strategia per individuare il trattamento e anticipare la destabilizzazione emodinamica.
Due studi preprint dell’Università di Oxford hanno indagato sulla riduzione del tasso di infezione COVID-19 e sui livelli di anticorpi dopo una singola dose di vaccino AstraZeneca o Pfizer.
Il disturbo d’ansia da malattia viene diagnosticato spesso in età adulta, ma si sviluppa già in età infantile e durante l’adolescenza. Tuttavia esistono pochi studi sull’argomento che includono bambini e adolescenti.
Un nuovo studio mostra che anche i casi lievi di COVID-19 aumentano il rischio di mortalità nei sei mesi successivi alla diagnosi e che questo rischio aumenta di pari passo con la gravità della malattia.
Ad oltre un anno dall’inizio della pandemia di COVID-19, è ancora urgente la necessità di rendere ampiamente disponibili test semplici da eseguire, poco costosi, facilmente ripetibili.
Un gruppo di ricercatori ha evidenziato che il rischio di trombosi venosa cerebrale da COVID-19 è circa 100 volte maggiore del normale, diverse volte superiore a quella post-vaccinazione o che fa seguito all'influenza.
Le Linee guida dell'European Resuscitation Council 2021 pubblicate recentemente, come in passato, dedicano un intero capitolo alla rianimazione cardiopolmonare pediatrica.
Le Linee guida ERC 2021 pubblicate recentemente su Resuscitation a proposito dei trattamenti post-rianimazione (post-resuscitation care) contengono un ampio aggiornamento rispetto alle indicazioni del 2015.
In caso di arresto cardiaco gli interventi più importanti da mettere in atto sono universali. Tuttavia, le manovre salvavita di base e quelle di livello avanzato possono richiedere una modifica.
Riportiamo una sintesi degli elementi di novità (e alcune conferme) preparata dal Dr. Martin Fandler (Sozialstiftung Bamberg, Bamberga) nella gestione ALS della tachicardia e della bradicardia.
Una ricerca pubblicata dalla rivista "Nature Communication" migliora la comprensione dei meccanismi delle malattie trombotiche, nell’ottica dello sviluppo di nuovi trattamenti farmacologici.