Vari studi stanno indagando sulla correlazione tra i livelli elevati di immunità al coronavirus e il decorso clinico della COVID-19. Le ricerche stanno contribuendo a conoscere il meccanismo d'azione del SARS-CoV-2.
Su Nature il Prof. Aris Katzourakis dell'Università di Oxford ammonisce sulla necessità di prevenire l'emergere di varianti più pericolose o più trasmissibili del virus SARS-CoV-2 fermandone la diffusione incontrollata.
La fotografia che risulta dal nostro sondaggio rappresenta i medici di famiglia (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta) ancora in affanno, oberati costantemente di lavoro legato alla pandemia.
Uno studio recente, condotto su circa un migliaio e mezzo di pazienti COVID-19, ha confermato che i nostri geni influenzano significativamente l'andamento clinico della COVID-19.
Uno studio danese evidenzia che la rapida diffusione di Omicron può essere attribuita principalmente a meccanismi di evasione immunitaria piuttosto che a un aumento intrinseco della trasmissibilità di base.
Un gruppo di ricercatori ha individuato alcune varianti genetiche che possono rendere più probabile che il coronavirus determini nei pazienti perdita di gusto e olfatto.
Il Prof. Gianluca Trifirò, Professore Ordinario di Farmacologia all’Università di Verona, riporta alcuni dati relativi al vaccino COVID-19 nella popolazione pediatrica.
Il programma di vaccinazione statunitense contro la COVID-19 potrebbe aver evitato 14 milioni di infezioni, salvato più di 240.000 vite e impedito fino a 1,1 milioni di ricoveri nella prima metà del 2021.
Un articolo sui generis, per condividere l’esperienza della vaccinazione anti-COVID di un bambino di 6 anni. Gli ultimi dati indicano che in Italia la popolazione 5-11 anni con una dose di vaccino è pari al 12,56%.
Il farmaco fluvoxamina sembra avere efficacia nel trattamento precoce della COVID-19. Tuttavia, ad oggi, il suo impiego è limitato. Uno psichiatra e blogger americano condivide la sua analisi.
Da dove viene la "strana" variante Omicron del virus SARS-CoV-2?Le mutazioni potrebbero essersi accumulate in un paziente con infezione cronica, in una popolazione umana trascurata o in un serbatoio animale.
Il CHMP dell'EMA ha raccomandato l'indicazione di Kineret per il trattamento di COVID-19 in pazienti adulti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare e a rischio di grave insufficienza respiratoria.
Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'EMA ha raccomandato di estendere l'indicazione di RoActemra (tocilizumab) nei pazienti adulti con COVID-19 in forma grave.
Ricercatori del Sudafrica, dove la variante Omicron si sta diffondendo rapidamente, affermano che potrebbe causare casi di COVID-19 meno gravi. Al momento si aspetta una conferma.
Una revisione riporta che più di 100 sintomi persistono dopo la fase acuta di COVID-19 e evidenzia l’importanza di conoscerli per poter supportare i pazienti con cure e prescrizioni adeguate.
I meccanismi alla base della ridotta morbilità e letalità nelle donne sono attualmente poco chiari, anche se sono state formulate alcune ipotesi. Un recente studio descrive il ruolo degli ormoni sessuali.
Una variante del coronavirus, rilevata per la prima volta in Sudafrica, si è ora diffusa in diversi altri paesi, tra cui Israele e Belgio, provocando un'ondata di restrizioni di viaggio in Europa, Asia e Nord America.
Guida ragionata alle Linee Guida per la terapia domiciliare delle infezioni da SARS-CoV-2, con schemi riassuntivi e schede sui farmaci - a cura della Dr.ssa Carla Bruschelli.
Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA ha raccomandato di concedere un'estensione di indicazione per Comirnaty, vaccino anti-COVID-19.
Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA ha formulato un parere sull’uso di Lagevrio (anche noto come molnupiravir o MK 4482), per il trattamento di COVID-19.