Una nuova ricerca ha identificato le proteine presenti nel sangue delle persone affette da Long-COVID che potrebbero indicare la strada per un test diagnostico necessario e utile per impostare futuri obiettivi terapeutici.
Uno studio evidenzia che la sotto-vaccinazione è associata a un maggior rischio di esiti gravi da COVID-19 rispetto alla vaccinazione completa. L’analisi fornisce stime numeriche dell'associazione tra sotto-vaccinazione e esiti gravi da COVID-19.
Una nuova ricerca indica che anche le persone ricoverate per influenza possono avere effetti a lungo termine, soprattutto per quanto riguarda i polmoni e le vie respiratorie. Tuttavia, il Long-COVID ha esiti peggiori.
Semplificare le procedure prescrittive per i farmaci attualmente sottoposti a registro di monitoraggio e a piano terapeutico. A chiederlo, la FNOMCeO) e la FISM, che hanno siglato un position paper condiviso.
Un recente studio ha cercato di stimare la prevalenza dei sintomi di Long-COVID nei bambini che avevano o non avevano avuto una storia d’infezione da SARS-CoV-2 e valutarne i fattori associati.
Una ricerca ha identificato le basi molecolari dell’aggressività e degli effetti deleteri di SARS-CoV-2: il virus provocherebbe danni al DNA della cellula e le impedirebbe di ripararli, provocando senescenza cellulare ed infiammazione cronica
Uno studio internazionale mostra che, a distanza di un anno, tra chi è stato ricoverato dopo aver contratto il coronavirus aumentano i sintomi gastrointestinali e le diagnosi di sindrome dell'intestino irritabile.
Uno studio recente fornisce una panoramica sul Long-COVID. Lo studio evidenzia i sintomi, identifica i fattori di rischio e le analogie con altre malattie di origine virale, esamina le attuali opzioni diagnostiche e terapeutiche.
Su "Science", uno studio internazionale condotto con il contributo dell'Università Statale di Milano ha esplorato, mediante sequenziamento dell’esoma, errori congeniti dell’immunità alla base di forme gravi di COVID-19 nei bambini.
Ad oltre due anni dall’inizio della pandemia di COVID-19, i meccanismi fisiopatologici del Long-COVID non sono ancora chiaro. Il Prof. Lars Timmermann, neurologo, presenta diversi studi sull'argomento, che forniscono evidenze rilevanti.
I pazienti cirrotici hanno mostrato una reattività insufficiente delle cellule T dopo 2 dosi di vaccino mRNA. Un vaccino di richiamo e, ancor più, un'infezione naturale hanno portato a livelli di anticorpi significativamente più elevati in questo gruppo di pazienti.
A quasi 3 anni dall'inizio della pandemia, il SARS-CoV-2 deve affrontare una sfida formidabile: trovare nuovi modi per aggirare l'immunità che gli esseri umani hanno costruito attraverso i vaccini e innumerevoli infezioni.
Ricercatori del CEINGE di Napoli in collaborazione con l’Ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon hanno scoperto una causa genetica della Sindrome infiammatoria multifattoriale post Covid nei bambini.
Intervista con il Dr. Kerneis, cardiologo francese, che ha condiviso con esanum un aggiornamento su COVID-19 e miocardite.
Dal Congresso di Reumatologia 2022 tenutosi a Berlino le ultime novità sulla COVID-19 nei bambini e negli adolescenti paragonata alla Malattia di Kawasaki.
Il delirium è la manifestazione neurologica più comune della COVID-19 negli anziani ospedalizzati ed è associato ad una elevata mortalità.
Ai positivi al ARS-CoV-2 si consiglia spesso di isolarsi solo per pochi giorni. Ma stanno aumentando le prove che alcuni possono continuare a trasmettere il virus molto più a lungo.
Una nuova tecnica di imaging, basata sulla risonanza magnetica, rivela chiaramente le cause che determinano i sintomi polmonari del Long-COVID.
Nei pazienti coinfettati, il virus dell'influenza A interferisce con la replicazione del SARS-CoV-2 nel polmone e può continuare a farlo anche più di 1 settimana dopo l'eliminazione dell'influenza A.
Uno studio evidenzia l'affidabilità di un test antigenico uso e getta per la COVID-19 basato su un sistema bioelettronico di nuova generazione che analizza la saliva del soggetto.