Lo studio sui topi, pubblicato su Nature Communications, ha portato alla scoperta che l’enzima N-acetilglucosamina transferasi O-linked (O-GlcNAc) codificato dal gene OGT imposta modelli di espressione genica specifici per sesso.
Alex Honnold è considerato il maestro del “free solo climbing”, disciplina che prevede la salita di pareti verticali senza l'ausilio di funi, imbracature o qualsiasi equipaggiamento protettivo. Se si sbaglia durante quelle salite, si muore. Come può Alex Honnold fare quello che fa? Come riesce a non avere paura o, se ne ha, come la controlla?
Secondo un recente studio condotto dall’equipe di Ingvild Vik dell'Università di Oslo e pubblicato su PLOS Medicine, l'ibuprofene somministrato al posto degli antibiotici in donne affette da cistite porta a una durata più lunga dei sintomi e ad eventi avversi più gravi correlati alla diffusione dell'infezione primaria.
Ricercatori della University of Alabama at Birmingham (UAB) hanno scoperto una nuova ed efficace terapia per ridurre il fabbisogno insulinico e gli episodi ipoglicemici in soggetti adulti con diabete di tipo 1 di recente insorgenza, promuovendo la funzione delle cellule Beta del pancreas e la produzione di insulina nel paziente.
Una recente review esamina le evidenze per gli interventi attuati comunemente in caso di arresto cardiaco extra-ospedaliero. Sono molti, ma non tutti hanno dimostrato di fornire un uguale beneficio ai pazienti in termini di sopravvivenza. L'approccio migliore dovrebbe dare priorità ai trattamenti più efficaci.
Sono frequenti i pazienti con diabete di tipo 1 che, nonostante la terapia insulinica, non riescono a controllare la glicemia. Ciò è spesso dovuto ad un aumento della insulino-resistenza, che determina un aumento del dosaggio di insulina. La somministrazione aggiuntiva di metformina per os potrebbe essere una possibile opzione terapeutica.
L’equipe del Professor Pierre Amarenco ha studiato e quantificato il rischio di eventi avversi di natura cardiovascolare ad un anno e a cinque anni da un attacco ischemico transitorio (TIA) o da un ictus cerebrale ischemico minore. Gli autori hanno osservato un rischio elevato di eventi cardiovascolari.
I ricercatori della Keck School of Medicine, Università della California meridionale, hanno identificato una molecola che promuove la riparazione della cartilagine e potrebbe essere usata per curare l’osteoartrosi. L'obiettivo dei prossimi studi sarà quello di realizzare una terapia iniettabile per il trattamento iniziale della malattia, evitandone la progressione ed il ricorso a interventi chirurgici per il posizionamento di protesi.
Se i risultati di uno studio randomizzato su cluster proveniente dalla Scozia venissero confermati, il diabete di tipo 2 potrebbe essere guarito attraverso la riduzione del peso elevato. Si potrebbe arrivare alla remissione completa senza la necessità di medicinali antidiabetici.
Il pirfenidone, una piccola molecola approvata dalla FDA per il trattamento della fibrosi polmonare idiopatica, esercita effetti benefici sul cuore attraverso un meccanismo potenzialmente unico che comporta la modulazione immunitaria della risposta dei linfociti cardiaci B alle lesioni tissutali. il trattamento con pirfenidone potrebbe ridurre significativamente il rimodellamento cardiaco.
La vaccinazione preventiva attiva la produzione di anticorpi che proteggono dalle eventuali infezioni da HPV. Esistono prove certe che i vaccini anti-HPV proteggono le ragazze adolescenti e le giovani donne (dai 15 ai 26 anni anni) dalle lesioni precancerose che possono portare al cancro della cervice uterina.
Fare una biopsia di un tumore al cervello è una procedura chirurgica complessa e invasiva, ma un team di ricercatori della Washington University di St. Louis sta sviluppando una tecnica che, attraverso l’uso di ultrasuoni focalizzati, consente di rilevare i biomarcatori tumorali con un semplice esame del sangue.
Secondo uno studio caso-controllo condotto nel Regno Unito e negli Stati Uniti, mutazioni genetiche rare associate a compromissione della muscolatura respiratoria sono più comuni nei lattanti morti per SIDS rispetto ai controlli sani e suggeriscono una possibile causa genetica della sindrome.
Uno studio cinese ha messo a punto un nomogramma che rappresenta il primo strumento con comprovata accuratezza e proprietà di calibrazione applicabile a pazienti trattati con gastrectomia per carcinoma gastrico. Questo studio risponde all’esigenza di avere una prognosi dinamica dei pazienti sopravvissuti.
È risaputo che l'attività fisica, anche moderata, riduca il rischio di malattia cardiovascolare e sindrome metabolica. Occupazioni sempre più sedentarie e vite piene di impegni rendono però difficile per molti fare attività fisica nel tempo libero. Ecco perché il tragitto casa-lavoro, e in generale tutti gli spostamenti, possono essere una buona occasione per fare esercizio quotidianamente.
La recente disponibilità di dati provenienti da due studi su associazioni genomiche su larga scala per il livello di istruzione e la miopia, insieme ai genotipi di circa 488 000 partecipanti alla UK Biobank, ha permesso di svolgere un'indagine sulla relazione causale tra anni di istruzione e miopia mediante analisi randomizzate mendeliane bidirezionali.
Fino a quando non si imparerà di più sulla sua efficacia e sicurezza, i pazienti asintomatici che richiedono l'ablazione con radiofrequenza - scrive il Professor Viskin, direttore dell’unità di cardiologia presso il Tel-Aviv Medical Center - dovrebbero essere invitati ad ascoltare la rivisitazione di un celebre brano: “Don’t go burning your heart”.
L'insulina è la terapia di prima linea raccomandata dall'American Diabetes Association e l'unico trattamento farmacologico approvato dalla Food and Drug Administration statunitense. Tuttavia, l'insulina è costosa e scomoda perché richiede diverse iniezioni sottocutanee al giorno e un attento dosaggio.
Un recente lavoro condotto da ricercatori svedesi ha messo in relazione l’assunzione di noci e sette diverse patologie: l’infarto miocardico acuto (fatale e non fatale), l’insufficienza cardiaca, la fibrillazione atriale, la stenosi della valvola aortica, l’aneurisma dell'aorta addominale, l’ictus e l’emorragia cerebrale.
Gli inibitori di pompa protonica vengono spesso somministrati anche a chi non ne ha bisogno, come se avessero degli effetti collaterali comunque positivi. Una recente analisi invita i medici ad interrompere la prescrizione a lungo termine di IPP. Ne spiega i motivi, i pazienti per cui è necessario farlo e come bisogna arrivarci.