Il consumo di frutta a guscio è un ottimo alleato nel prevenire alcune patologie cardiache
Un recente lavoro condotto da ricercatori svedesi ha messo in relazione l’assunzione di noci e sette diverse patologie: l’infarto miocardico acuto (fatale e non fatale), l’insufficienza cardiaca, la fibrillazione atriale, la stenosi della valvola aortica, l’aneurisma dell'aorta addominale, l’ictus e l’emorragia cerebrale.
Il consumo regolare di noci può avere benefici sul sistema cardiovascolare migliorando i livelli di lipidi nel sangue e la funzione endoteliale, riducendo il rischio di aumento di peso ed avendo effetti antiossidanti e antinfiammatori. Diversi studi hanno già indagato la relazione inversamente proporzionale esistente tra consumo di noci e morti per malattia cardiovascolare, ictus e coronaropatie. Poco si sapeva sulla possibile relazione con infarto miocardico, insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale, stenosi della valvola aortica e aneurisma dell'aorta addominale.
Uno studio osservazionale pubblicato su "Heart" ha valutato il ruolo potenziale del consumo di frutta a guscio nel prevenire le morti legate a malattia cardiaca e le eventuali specifiche associazioni con alcune patologie. Sono stati usati i dati di due studi di coorte basati sulla popolazione di adulti svedesi. L’analisi è stata condotta su 61.364 soggetti (32.911 uomini e 28.453 donne) di età compresa tra 45-83 anni.
In questo ampio studio si è osservata per la prima volta un'associazione inversa tra consumo di noci e fibrillazione atriale, invariata anche dopo aggiustamento statistico per più fattori di rischio. Il consumo di noci ≥3 volte/settimana è stato associato a un rischio ridotto del 18% di fibrillazione atriale. Dopo aggiustamento solo per età e sesso si sono invece osservate associazioni inverse tra consumo di noci e rischio di infarto miocardico non fatale, insufficienza cardiaca e aneurisma dell'aorta addominale. Tuttavia, l'aggiustamento per altri fattori di rischio le attenuava, persistendo solo un'associazione non lineare con l’insufficienza cardiaca. Nessuna associazione si è notata col rischio di infarto miocardico fatale, di stenosi della valvola aortica, di ictus e di emorragia cerebrale.
Trattandosi di uno studio osservazionale non si può escludere la possibilità che le associazioni riscontrate siano dovute a fattori confondenti non presi in considerazione. I partecipanti che frequentemente consumavano noci, ad esempio, probabilmente adottavano anche stili di vita sani e avevano quindi meno fattori di rischio rispetto ai non consumatori di noci. Tuttavia, i risultati suggeriscono che il consumo di noci o i fattori associati a questo comportamento nutrizionale possono avere un ruolo nel ridurre il rischio di fibrillazione atriale e, potenzialmente, di insufficienza cardiaca.
Fonte: Larsson SC, Drca N, Björck M, Bäck M, Wolk A. Nut consumption and incidence of seven cardiovascular diseases. Heart. 2018 Apr 16. pii: heartjnl-2017-312819. doi: 10.1136/heartjnl-2017-312819. [Epub ahead of print]