Una nuova molecola potrebbe far ricrescere la cartilagine

I ricercatori della Keck School of Medicine, Università della California meridionale, hanno identificato una molecola che promuove la riparazione della cartilagine e potrebbe essere usata per curare l’osteoartrosi. L'obiettivo dei prossimi studi sarà quello di realizzare una terapia iniettabile per il trattamento iniziale della malattia, evitandone la progressione ed il ricorso a interventi chirurgici per il posizionamento di protesi.

RCGD-423 migliora la rigenerazione della cartilagine e pone un freno all'infiammazione
 
I ricercatori della Keck School of Medicine, Università della California meridionale, hanno identificato una molecola che promuove la riparazione della cartilagine e potrebbe essere usata per curare l’osteoartrosi. L'obiettivo dei prossimi studi sarà quello di realizzare una terapia iniettabile per il trattamento iniziale della malattia, evitandone la progressione ed il ricorso a interventi chirurgici per il posizionamento di protesi.

La cartilagine articolare è un tessuto avascolare specializzato che si trova nelle articolazioni diartrosiche e funge da substrato per consentire il movimento fluido delle superfici articolari. La cartilagine articolare umana dell'adulto umana ha scarse capacità di riparazione e le lesioni della superficie articolare spesso provocano l'osteoartrosi, caratterizzata da perdita di matrice cartilaginea, ipertrofia e apoptosi dei condrociti. Si sa che l'infiammazione mediata dall'interleuchina IL-6 ha un ruolo cruciale in questo processo. L’IL-6 è prodotta da linfociti B, T, macrofagi, fibroblasti sinoviali, cellule endoteliali, cellule gliali, cheratinociti. Strutturalmente l’IL-6 appartiene a un gruppo di citochine tra loro correlate perché su di esse sono presenti siti di ancoraggio con la glicoproteina 130. Questa è pressoché ubiquitaria sulle membrane cellulari, promuove lo sviluppo della cartilagine negli embrioni, ma innesca anche l'infiammazione cronica negli adulti. L’aggancio dell’IL-6 con gp130 è in grado di innescare i segnali di trasduzione endocellulari che portano alla neosintesi di proteine della flogosi e al complesso di attività biologiche governate dall’IL-6. Livelli sierici più alti di IL-6 sono stati correlati con lo sviluppo di osteoartrosi nell'uomo.

Una ricerca recente ha valutato una nuova molecola nota come RCGD-423 (Regulator of Cartilage Growth and Differentiation) applicandola in laboratorio a cellule della cartilagine articolare. Si è notata una maggiore proliferazione cellulare e un tasso più basso di morte cellulare. Inoltre, iniettandola in articolazioni di topi con cartilagine danneggiata, si è riscontrata una maggiore guarigione. Lo studio ha dimostrato che RCGD-423 ha un impatto sull'infiammazione interagendo con il recettore della glicoproteina 130. Migliorando la capacità del recettore gp130 di ricevere segnali di sviluppo e bloccando simultaneamente i segnali infiammatori che possono provocare una degenerazione della cartilagine a lungo termine, RCGD-423 potrà facilitare la rigenerazione della cartilagine.

Questi risultati suggeriscono che sia la somministrazione intra-articolare, sia quella sistemica di RCGD-423 possono rappresentare potenziali strategie per promuovere la riparazione dei tessuti. Sono già in programma studi clinici per valutare RCGD-423 o una molecola simile come trattamento per l'osteoartrosi o l'artrite giovanile. Questa nuova molecola potrebbe rappresentare il primo di una nuova classe di farmaci anti-infiammatori con implicazioni di vasta portata per una varietà di condizioni reumatiche, tra cui l'artrite reumatoide e il lupus.


Fonte: Shkhyan R, Van Handel B, Bogdanov J, Lee S, Yu Y, Scheinberg M, Banks NW, Limfat S, Chernostrik A, Franciozi CE, Alam MP, John V, Wu L, Ferguson GB, Nsair A, Petrigliano FA, Vangsness CT, Vadivel K, Bajaj P, Wang L, Liu NQ, Evseenko D. Drug-induced modulation of gp130 signalling prevents articular cartilage degeneration and promotes repair. Ann Rheum Dis. 2018 May;77(5):760-769. doi: 10.1136/annrheumdis-2017-212037.