Ricercatori dell'Henry Ford Hospital di Detroit potrebbero aver scoperto un nuovo elemento diagnostico (o pre-diagnostico) del diabete di tipo 2. Dopo aver notato per anni un’associazione tra diabete e cambiamenti nell’aspetto ecografico del muscolo deltoide, hanno studiato il fenomeno, dimostrando che la relazione non è casuale.
Recenti studi hanno evidenziato la scarsa prevedibilità degli effetti dei probiotici, la poca affidabilità delle ricerche condotte solo sui campioni di feci umane o sui modelli murini, i potenziali effetti dannosi di questi integratori quando vengono usati dopo cicli di antibiotico. I probiotici hanno utilità clinica, ma si sa troppo poco.
Ricercatori dell'Università di Oxford nel Regno Unito hanno valutato l'impatto della perfusione meccanica normotermica e dei coadiuvanti antilipidici su fegati steatosici umani e hanno studiato come gli innesti potrebbero essere migliorati per consentire un trapianto di successo.
Bagni in acqua calda possono aiutare a migliorare l'infiammazione cronica e i livelli di glicemia nelle persone sovrappeso che non sono in grado di fare attività fisica. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Applied Physiology.
Durante un evento organizzato dalla American Heart Association a Chicago è stato presentato un poster che mette in relazione l’assunzione di energy drink e danni endoteliali. Una ricerca ha evidenziato che giovani adulti sani presentano una funzione endoteliale diminuita della metà subito dopo l’assunzione di bevande energetiche.
La chirurgia robotica (termine con cui si indica la telemanipolazione computer-assistita) presenta una serie di vantaggi sia per il chirurgo sia per il paziente. Il chirurgo riesce ad operare con maggiore comfort e precisione, il paziente ha minime incisioni, con conseguente diminuzione del dolore post-operatorio e più rapida guarigione.
I pazienti affetti da ansia, depressione o disturbo ossessivo-compulsivo davanti a decisioni difficili tendono ad attribuire maggiore importanza alle potenziali conseguenze negative rispetto a quelle positive. La stimolazione del nucleo caudato porta a un'interpretazione errata del rapporto costi/benefici.
La mancata diagnosi di fratture rappresenta una categoria comune di errori medici che può causare osteonecrosi e artrite, con conseguente compromissione della funzione. In questo studio finanziato da Imagen Technologies i ricercatori hanno sviluppato una rete neurale artificiale che ha appreso competenze da chirurghi ortopedici.
Secondo uno studio pubblicato su Science Translational Medicine la rimozione dell'appendice può ridurre il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson. Un team di ricercatori ha identificato un legame tra l'intervento chirurgico e la malattia neurodegenerativa studiando i dati di 1,6 milioni di svedesi.
L'adrenalina aumenta la sopravvivenza in caso di arresto cardiaco, ma sembra mettere in pericolo la salute cerebrale. Questo suggerisce un recente studio controllato con placebo. L'adrenalina ha migliorato il tasso di sopravvivenza dei pazienti con arresto cardiaco, ma aumenta quello di gravi esiti neurologici.
Una recente pubblicazione mostra i risultati dello studio della prognosi a lungo termine di pazienti con infarto del miocardio non riconosciuto. Gli autori dimostrano che l’infarto miocardico non riconosciuto è associato a mortalità a lungo termine equivalente a quella dell’infarto miocardico diagnosticato.
Un nuovo studio dimostra che gli antibiotici non sono sempre necessari per curare la sepsi nei topi. Invece di uccidere i batteri con gli antibiotici, i ricercatori hanno trattato topi infetti con molecole che bloccano la formazione di tossine nei batteri. Ogni topo trattato è sopravvissuto.
Un'analisi completa condotta da ricercatori del University of North Carolina Lineberger Comprehensive Cancer Center ha studiato oltre 70 studi clinici per identificare alcuni dei metodi più efficaci per aumentare i tassi di screening del cancro colorettale negli Stati Uniti. Lo studio è stato pubblicato su JAMA Internal Medicine.
Le infezioni del tratto respiratorio sono per lo più di natura virale e raramente giustificano il trattamento con antibiotici. Tuttavia in questi casi i medici prescrivono frequentemente antibiotici. Forse perchè in questo modo i loro pazienti sono più soddisfatti della visita? Secondo una nuova ricerca è proprio così.
Un team di ricercatori provenienti dalla Svizzera, dagli Stati Uniti e dalla Spagna ha isolato un enzima che scatena una risposta autoimmune da cellule T in pazienti con sclerosi multipla. Lo studio riporta che le cellule T sono attivate nell'intestino e poi migrano verso il cervello, causando una cascata infiammatoria che può portare alla sclerosi multipla.
Il mese scorso è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports un articolo che affermava di dimostrare l’efficacia dei trattamenti omeopatici. Lo studio, secondo il team di ricerca guidato dalla farmacologa Chandragouda Patil prova la validità di una terapia omeopatica in grado di alleviare il dolore nei ratti.
Negli anni Novanta David Barker scoprì il nesso tra basso peso alla nascita e rischio di malattie cardiovascolari. E collegò questo alle condizioni di salute e alla dieta della madre. Un recente studio ha approfondito l’ipotesi di Barker, studiando gli effetti della dieta paterna sulla prole.
L'Australia diventerà il primo paese al mondo ad eliminare il cancro del collo dell'utero. Lo dice un recente studio che mostra l’efficacia eccezionale dell'attuale programma nazionale di prevenzione. L'Australia è sulla buona strada per eliminare entro il 2028 questo problema di salute pubblica.
In uno studio primo nel suo genere, i ricercatori del Mount Sinai hanno mostrato che alte dosi di sildenafil citrato, il popolare farmaco utilizzato per la disfunzione erettile, possono causare danni alle cellule retiniche e determinare un’alterata visione dei colori. Lo studio è stato pubblicato su Retinal Cases & Brief Reports.
Gli studenti di medicina hanno tassi più alti di depressione, di pensieri suicidi e di burnout rispetto alla popolazione generale. La natura dell'educazione medica sembra contribuire a questa disparità. In un articolo pubblicato sul NEJM si descrive l’esempio virtuoso dell’Università di Pittsburgh.