Su "Nature Communications", uno studio, coordinato dall'Università Statale di Milano, ha indagato il genoma virale di SARS-CoV-2 su molteplici campioni di donne gravide a termine con infezione.
L'AIE chiede un piano nazionale che enunci le strategie di sorveglianza SARS-CoV-2 per diversi scopi e diversi contesti, che indichi per ogni scopo il metodo di analisi più idoneo, che disegni l'architettura del sistema.
Non sarà più necessario l’obbligo della prescrizione medica per dispensare alle minorenni ulipistral acetato (EllaOne), il farmaco utilizzato per la contraccezione di emergenza fino a cinque giorni dopo il rapporto.
La Dichiarazione di Great Barrington è un documento redatto presso l'American Institute for Economic Research di Great Barrington, Massachusetts e firmato il 4 ottobre 2020.
La pandemia di COVID-19, ad oggi, non sta incidendo sui bambini e sui ragazzi dal punto di vista clinico, ma le misure che contrastano la diffusione del contagio stanno togliendo loro tappe fondamentali nel loro sviluppo.
Una ricerca ha dimostrato che in pazienti affetti da diabete di tipo 2 con COVID-19 un farmaco antidiabetico chiamato Sitagliptin ha dimezzato la mortalità. La mortalità è infatti scesa dal 37% al 18%.
In una lettera pubblicata su Science si sottolinea l’importanza della trasmissione del nuovo coronavirus tramite aerosol. Le goccioline di dimensioni inferiori ai 100 μm contenenti particelle virali possono rimanere sospese nell’aria per molto tempo ed essere inalate.
Secondo ricercatori di Milano il metotrexato è in grado limitare gli effetti del virus SARS-CoV-2 se utilizzato sui pazienti ai primi sintomi o che hanno sviluppato sintomi lievi della malattia.
Pubblicato uno studio che mette in luce, per la prima volta, come il SARS-COV-2 può manifestarsi non solo tramite segni respiratori o sintomi mentali generalizzati, ma anche con segni neuropsicologici altamente specifici come l’agrafia e l’afasia di conduzione.
Intervista al dottor André Gillibert, medico francese che si occupa di sanità pubblica e biostatistica. Fa parte di un gruppo di medici e ricercatori francesi che dal 2018 si sono battuti per ottenere la ritrattazione di due studi che enfatizzavano l'efficacia dell'Artemisia.
Prevenire 10 anni di cardiopatie coronariche consentirebbe di risparmiare quasi 15 miliardi USD di prodotto interno lordo (PIL) permettendo alle persone di conservare il posto di lavoro. Questo è il risultato di uno studio pubblicato sull'European Journal of Preventive Cardiology.
Si chiamerà VIKI (VIrus KIller) e potrà essere utilizzato in scuole, uffici pubblici, ospedali, studi dentistici e attività commerciali. Lo sta mettendo a punto un gruppo di ricerca dell’Università di Bologna attraverso un progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna.
Quella dei ransomware è una minaccia molto grave. Gli hacker utilizzano questa tecnica per bloccare una rete informatica e chiedere un riscatto per ripristinarne l'accesso.
La riduzione del livello degli estrogeni associata alla menopausa è un fattore di rischio, ma uno studio condotto da un gruppo di ricercatrici del Cnr-Ibbc mette in luce che gli stessi ormoni, sin dalla prima fase dello sviluppo, potrebbero favorirne l’insorgenza.
La corsa al vaccino contro il virus SARS-CoV-2 incontra la corsa alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, col risultato che i processi di sviluppo del vaccino diventano oggetto di propaganda politica.
Pubblicati i risultati di una review condotta per valutare l'efficacia dello screening generale per l'infezione da SARS-CoV-2 rispetto all'assenza di screening e l'accuratezza dello screening generale nelle persone apparentemente non affette da COVID-19.
Il tumore della mammella è la forma di cancro più diffuso fra le donne. L'insorgenza delle metastasi rappresenta lo stadio più avanzato di questa patologia e la sua principale causa di morte.
I media della Svizzera tedesca stanno riportando con entusiasmo i risultati di uno studio pubblicato sul Virology Journal. Molte farmacie svizzere sono state prese d’assalto per l’acquisto di Echinaforce® e questo sta sollevando diversi dubbi all’interno della comunità scientifica.
In un recente articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine si suggerisce che l’uso delle mascherine possa far ammalare le persone di forme meno gravi di COVID-19 e renderle immuni.
Sembra che i bambini possano rilasciare il virus SARS-CoV-2 anche se non sviluppano mai sintomi o anche molto tempo dopo che i sintomi sono scomparsi. Rimangono molti interrogativi sull'importanza della popolazione pediatrica come vettore di questa malattia.