La Commissione Europea ha lanciato lo scorso anno lo Spazio europeo dei dati sanitari. Quando, come e se uno spazio dati comune possa essere d'aiuto è stato discusso durante una conferenza tenutasi recentemente a Berlino.
Come si comporta ChatGPT di fronte a un quiz di Medicina? Questi LLM (Large Language Models) saranno in grado di ragionare e spiegare le loro scelte? Vi riportiamo la riflessione del Dr. Marc Cavazza.
L’Osservatorio Malattie Rare (O.Ma.R.) è la prima ed unica agenzia giornalistica, in Italia e in Europa, dedicata alle malattie rare e ai tumori rari. Abbiamo incontrato la fondatrice ed attuale direttrice, Ilaria Ciancaleoni Bartoli.
Chiara è una studentessa di medicina affetta da 13 patologie rare che da sempre si trova costretta a combattere non solo contro la sua malattia, ma anche contro chi ostacola i suoi diritti. L'abbiamo incontrata per conoscere la sua storia.
Alla vigilia della giornata mondiale per la lotta contro il cancro, l'OCSE presenta i primi profili sul cancro per paese, tratti dal registro europeo delle disuguaglianze oncologiche, per tutti gli Stati membri dell'UE più Norvegia e Islanda.
Quasi 300.000 studenti hanno assunto psicofarmaci senza prescrizione medica nel 2022, soprattutto ragazze: torna a crescere, dopo anni, il consumo di queste sostanze fra gli adolescenti secondo lo studio ESPAD®Italia 2022.
Droghe per la salute mentale? Forse può sembrare ancora strano a molte persone. La Dott.ssa Andrea Jungaberle ci spiega cosa devono sapere i medici sulle nuove forme di terapia con sostanze psichedeliche.
Il futuro non è roseo: riscaldamento globale, eventi meteorologici estremi e inquinamento atmosferico faranno ammalare sempre di più i bambini. Cosa possono fare oggi i medici per migliorare la situazione? Intervista alla Dott.ssa Isabel Auer, pediatra.
Le denunce nei confronti dei medici sono in costante aumento. Questo porta ad una maggiore diffusione della cosiddetta “medicina difensiva”, messa in atto per prevenire il rischio di denunce legali da parte di pazienti (o loro parenti).
La medicina digitale in soccorso del pianeta? Le tecnologie digitali potrebbero contribuire a ridurre l'impatto ambientale del settore sanitario. Non è ancora stato definito un metodo per valutare i benefici reali.
Quali tecnologie sono utili per gli ospiti delle case di riposo? E come progettarle rispettando i bisogni degli anziani e preservando la loro dignità?
Il nome della neo-Dottoressa Carlotta Rossignoli rimbalza da settimane sui vari contenitori di informazione e social network. Noi partiamo dalla sua vicenda per condividere alcuni spunti di riflessione sul corso di laurea in Medicina e Chirurgia.
La creazione dello Europeran Health Data Space, uno spazio europeo dei dati sanitari da parte dell'Unione Europea, nasce per gestire e condividere i dati sanitari elettronici, per sfruttarne a pieno il potenziale, con diverse finalità.
L’articolo che pubblichiamo oggi racconta l’esperienza di un medico presso il CARA di Sant’Anna Capo Rizzuto in provincia di Crotone, centro di accoglienza per migranti gestito dalla Croce Rossa Italiana, tra lungaggini burocratiche e inefficienze.
Le dichiarazioni del Presidente dell'Ordine dei Medici di Padova a proposito delle fotografie indecorose dei medici ci danno spunto per una riflessione più ampia sul decoro e sulla dignità della professione medica.
A quasi 3 anni dall'inizio della pandemia, il SARS-CoV-2 deve affrontare una sfida formidabile: trovare nuovi modi per aggirare l'immunità che gli esseri umani hanno costruito attraverso i vaccini e innumerevoli infezioni.
Il provvedimento (non ancora approvato) del Ministero della Salute relativo al nome della disciplina e alle equipollenze della specialità di Medicina d’Emergenza Urgenza.
La digitalizzazione negli ospedali non si è tradotta in un aumento del tempo trascorso dai medici con i pazienti. L'intelligenza artificiale potrebbe aiutare in questo?
Abbiamo parlato con l'infermiera ucraina Romanna Markiv della sua vita e di come immagina il suo futuro, oltre che dell'assistenza che fornisce instancabilmente ai pazienti nella città di Lviv.
In Veneto stanno circolando due ceppi di virus West Nile, denominati WNV-1 e WNV-2. La conferma arriva da ricercatori dell’IZSVe e dell’Università di Padova.