La tecnologia dirà ad ognuno di noi cosa mangiare per vivere sani e più a lungo
Sebbene siano stati condotti molti studi per comprendere cosa sia meglio mangiare per vivere in salute, non esiste una dieta migliore di altre. Con oltre centomila persone valutate per il consumo di carboidrati, fibre, sale o dolcificanti artificiali, la cosa migliore che possiamo dire è che potrebbero esistere delle associazioni con alcune patologie, ma non dei nessi causali.
Il nuovo modo di costruire una dieta personalizzata si serve di una applicazione per smartphone che registra ogni boccone di cibo ingerito, ogni bevanda bevuta, ogni farmaco assunto, il numero di ore di sonno per notte e quanta attività fisica si è svolta. A queste rilevazioni si aggiungono un sensore che controlla i livelli di glucosio nel sangue e l’invio di un campione di feci ad un laboratorio specializzato per una valutazione del mio microbiota intestinale. Tutti i dati raccolti si uniscono a quelli accumulati da altri soggetti e vengono analizzati da una intelligenza artificiale in grado di creare un algoritmo dietetico personalizzato.
L’analisi dell’intelligenza artificiale può dare risultati sorprendenti e curiosi. Così, per qualcuno risulta essere più salutare mangiare una cheesecake piuttosto che una barretta di fichi integrali. Per altri sembra essere più sano mangiare fragole piuttosto che pompelmi, frutta secca piuttosto che burger vegetariani. Viste le elaborazioni dell’intelligenza artificiale, sembra che, nonostante decenni di mode dietetiche e piramidi alimentari, si sappia poco sulla scienza della nutrizione.
È molto difficile fare studi randomizzati di alta qualità. Questi infatti richiedono che i partecipanti allo studio seguano una dieta per anni prima che si possa fare una qualsiasi valutazione dei risultati che sia significativa per la salute. Il più grande studio di sempre in questo ambito - che ha scoperto che la "dieta mediterranea" abbassa il rischio di attacchi di cuore e ictus - ha dovuto poi essere ritrattato e ripubblicato con conclusioni ammorbidite (Primary Prevention of Cardiovascular Disease with a Mediterranean Diet Supplemented with Extra-Virgin Olive Oil or Nuts, N Engl J Med 2018; 378:e34). La maggior parte degli studi sono osservazionali, basati su diari alimentari o su ricordi più o meno confusi dei partecipanti. Non sorprende quindi che questi studi spesso si contraddicano gli uni gli altri. Nel frattempo, il campo della scienza alimentare è stato minato dall'industria alimentare, che cerca di esercitare un'influenza sulla ricerca che finanzia.
Grazie a queste nuove metodiche che si servono della tecnologia, adesso sembra chiaro il difetto principale dell'intera premessa. Non esiste una dieta unica ed ottimale per tutte le persone.
Fonte: Topol E. The A.I. Diet - Forget government-issued food pyramids. Let an algorithm tell you how to eat. The New York Times. March 2, 2019