I tumori della faringe sono una patologia comune, colpendo circa 3.000 pazienti nel Regno Unito ogni anno. In Italia si contano circa 2.800 nuovi casi l'anno di tumore della laringe tra gli uomini e 500 tra le donne. La radioterapia e la chemio-radioterapia rappresentano le opzioni terapeutiche principali per la maggioranza dei pazienti. Sebbene spesso curative, tali terapie presentano effetti collaterali significativi sulla qualità della vita, quali xerostomia, disfagia e fibrosi dei tessuti molli. Questi ultimi sono tra i più frequenti effetti collaterali a lungo termine della radioterapia alla faringe.
Lo studio DARS, condotto in 22 centri di radioterapia in Irlanda e nel Regno Unito, rappresenta il primo trial controllato randomizzato di fase 3 a comparare la radioterapia standard con una nuova tecnica denominata dysphagia-optimised IMRT (DO-IMRT).
La radioterapia ad intensità modulata (Intensity-modulated radiotherapy, IMRT) è la tecnica di radioterapia più utilizzata per il cancro della testa e del collo nel Regno Unito. Studi precedenti hanno confermato che l'IMRT può essere utilizzata per trattare efficacemente il tumore della testa e del collo, riducendo al contempo la tossicità grazie al risparmio di organi a rischio, come le ghiandole salivari. L'IMRT ottimizzata per la disfagia (DO-IMRT) è una tecnica radioterapica innovativa che riduce la dose di radiazioni ai muscoli faringei. Obiettivo dei ricercatori era quello di verificare l'ipotesi che la DO-IMRT riduca i problemi di deglutizione a lungo termine rispetto all'IMRT standard.
Tra il giugno 2016 e l'aprile 2018, lo studio DARS ha coinvolto 112 pazienti con carcinoma orofaringeo, assegnati casualmente a DO-IMRT o IMRT standard. Il follow-up medio è stato di 39,5 mesi. Il trial ha coinvolto pazienti con carcinoma squamoso della faringe, escludendo quelli con malattia metastatica e pregresse neoplasie. La randomizzazione è stata effettuata utilizzando un algoritmo di minimizzazione, e i pazienti e gli speech therapist sono stati mantenuti all'oscuro dell'assegnazione del trattamento.
Per ottenere una visione completa degli effetti della DO-IMRT sulla funzione di deglutizione e sulla qualità di vita dei pazienti con carcinoma orofaringeo, i ricercatori hanno adottato un approccio multidimensionale, combinando dati demografici, informazioni sul trattamento, questionari specifici e valutazioni di eventi avversi
I pazienti hanno compilato il questionario MDADI (MD Anderson Dysphagia Inventory) a 12 e 24 mesi dopo il trattamento. Il MDADI è una scala ampiamente utilizzata per la valutazione della deglutizione dopo il trattamento per il cancro della testa e del collo. Altri strumenti utilizzati sono stati il questionario UW-QoL (University of Washington Quality of Life) e il PSS-HN (Performance Status Scale for Head and Neck Cancer Patients).
I pazienti sottoposti a DO-IMRT hanno evidenziato significativi miglioramenti nella funzione di deglutizione riferita dai pazienti rispetto al gruppo di controllo. La radioterapia ottimizzata ha ridotto la dose radiante ai muscoli constrittori faringei, risultando in un miglioramento clinicamente rilevante nei punteggi del questionario MDADI a 12 e 24 mesi dopo il trattamento.
La scelta del composito MDADI come misura principale dell'outcome riflette l'attenzione dello studio DARS sulla prospettiva del paziente nella valutazione degli effetti della radioterapia sulla deglutizione. Anche se la differenza nei punteggi MDADI a 1 anno è risultata inferiore al limite clinicamente rilevante stabilito in fase di progettazione dello studio, l'analisi aggiustata ha rivelato un miglioramento significativo nella funzione di deglutizione nei pazienti trattati con DO-IMRT.
Il confronto delle sottoscale MDADI, insieme ai risultati del questionario UW-QoL, ha fornito ulteriori prove a sostegno dell'efficacia della DO-IMRT nel migliorare diversi aspetti della qualità di vita correlati alla deglutizione. Pazienti sottoposti a DO-IMRT hanno riportato una normalità nell’alimentazione e una maggiore capacità di mangiare in pubblico rispetto al gruppo di controllo, enfatizzando l'impatto positivo di questa strategia terapeutica su abitudini alimentari e socializzazione.
I risultati incoraggianti, tuttavia, non devono far dimenticare alcune limitazioni dello studio, come il follow-up limitato a 2 anni e la predominanza di pazienti con carcinomi orofaringei HPV-positivi. L'efficacia di DO-IMRT potrebbe variare in altri sottotipi di carcinoma testati in studi futuri. Inoltre, la variabilità nella pratica di esercizi preventivi di deglutizione tra i pazienti sottolinea la necessità di ulteriori ricerche sulla loro efficacia e attuazione.
I risultati dello studio DARS suggeriscono che ottimizzare la radioterapia riducendo la dose ai muscoli costrittori faringei può tradursi in un beneficio significativo per i pazienti con carcinoma orofaringeo. Questi risultati forniscono importanti indicazioni per la pratica clinica, sottolineando l'importanza di considerare non solo l'efficacia antitumorale ma anche gli impatti sulla qualità di vita del paziente durante la pianificazione del trattamento.
In conclusione, secondo gli autori, lo studio DARS rappresenta un passo avanti nell'ottimizzazione della radioterapia per il carcinoma orofaringeo, ponendo l'accento sulla qualità di vita del paziente. Gli esiti positivi aprono la strada a ulteriori sviluppi terapeutici e confermano l'importanza di una prospettiva centrata sul paziente nella ricerca oncologica.
Fonte: Nutting C, Finneran L, Roe J, Sydenham MA, Beasley M, Bhide S, Boon C, Cook A, De Winton E, Emson M, Foran B, Frogley R, Petkar I, Pettit L, Rooney K, Roques T, Srinivasan D, Tyler J, Hall E; DARS Trialist Group. Dysphagia-optimised intensity-modulated radiotherapy versus standard intensity-modulated radiotherapy in patients with head and neck cancer (DARS): a phase 3, multicentre, randomised, controlled trial. Lancet Oncol. 2023 Aug;24(8):868-880. doi: 10.1016/S1470-2045(23)00265-6. Epub 2023 Jul 6. Erratum in: Lancet Oncol. 2023 Aug;24(8):e328. PMID: 37423227.