In atto la sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza 2019/2020
La rilevazione dei dati è iniziata come di consueto nella 42a settimana del 2019 (lunedì 14 ottobre 2018) e terminerà nella 17a settimana del 2020 (domenica 26 aprile 2020). La scorsa stagione, nel periodo di sorveglianza, il numero di casi stimati è stato pari a circa 8.072.000. In tutte le Regioni italiane il livello di incidenza è rimasto sotto la soglia basale.
L’influenza è una malattia respiratoria acuta causata da virus influenzali. L’influenza è un problema di sanità pubblica con un considerevole impatto dal punto di vista epidemiologico, clinico ed economico.
Dalla stagione influenzale 2014-15 è stata modificata la definizione clinica di “sindrome influenzale” per renderla omogenea a quella adottata in Europa dall’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC). Per garantire la massima omogeneità di rilevazione, è fornita una definizione clinica di “sindrome influenzale” che include le manifestazioni acute con sintomi generali e respiratori. È affetto da sindrome influenzale qualsiasi soggetto che presenti improvviso e rapido insorgere di: almeno un sintomo generale (febbre o febbricola, malessere/spossatezza, mal di testa, dolori muscolari) e almeno un sintomo respiratorio (tosse, mal di gola, respiro affannoso). Per la diagnosi clinica di influenza nel bambino è importante considerare quanto indicato per gli adulti tenendo conto che i bambini più piccoli non sono in grado di descrivere la sintomatologia sistemica che invece si può manifestare con irritabilità, pianto e inappetenza. Nel lattante l’influenza è spesso accompagnata da vomito e diarrea e solo eccezionalmente da febbre.
L’elevata variabilità antigenica delle proteine di superficie del virus influenzale è alla base della continua emergenza di nuove varianti virali, in grado di superare le barriere anticorpali presenti nella popolazione e di causare le epidemie influenzali annuali. Inoltre, la contemporanea circolazione di ceppi di tipo A (H3N2, H1N1) e, come evidenziato da più di un decennio in tutto il mondo, di 2 diversi lineaggi di tipo B (B/Yamagata e B/Victoria), contribuisce a rendere ancora più complesso il quadro epidemiologico della malattia. Le peculiari caratteristiche dell’influenza, rendono fondamentali le attività di sorveglianza. In particolare, è importante individuare l’inizio, la durata e intensità dell'epidemia stagionale e la distribuzione geografica utilizzando la stima dell’incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI, Influenza Like Illness) e attraverso l’identificazione precoce dei ceppi virali circolanti.
La sorveglianza InfluNet è il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza. Il sistema di sorveglianza InfluNet si basa su una rete di medici sentinella costituita da medici di Medicina Generale e da Pediatri di Libera scelta, reclutati dalle Regioni, che segnalano i casi di sindrome simil influenzale (ILI) osservati tra i loro assistiti. I medici sentinella ed altri medici operanti nel territorio e negli ospedali collaborano inoltre alla raccolta di campioni biologici per l’identificazione di virus circolanti.
La raccolta e l’elaborazione delle segnalazioni di malattia è effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità che provvede all’elaborazione a livello nazionale e produce un rapporto settimanale che viene pubblicato sul sito Internet del Ministero della Salute. Le indagini virologiche sui campioni biologici raccolti vengono eseguite dai Laboratori facenti parte della Rete InfluNet e dal Centro Nazionale per l’Influenza (NIC) dell’ISS. Il NIC provvede all’elaborazione dei dati virologici a livello nazionale e produce un rapporto settimanale, che viene pubblicato sul sito internet del Ministero della Salute. Il NIC fa parte della rete internazionale dei laboratori coordinati dall’OMS e della rete europea coordinata dall’ECDC.
Per stimare l’incidenza delle sindromi influenzali è necessario arruolare un campione di medici sentinella sufficiente a garantire la sorveglianza di almeno il 2% della popolazione nazionale.
Vi lasciamo qui alcuni grafici relativi alla stagione influenzale 2018/19. I grafici sono tratti dal Rapporto della sorveglianza integrata dell’influenza presente sul sito EpiCentro.
Per quel che riguarda i casi gravi, nella stagione 2018/19 ne sono statii segnalati 812, 205 dei quali sono deceduti. Il 63% dei casi gravi è di sesso maschile e l’età mediana è pari a 63 anni (range: 0-105 anni). Il 79% dei casi si è verificato in soggetti di età pari o superiore a 50 anni. Tra i deceduti l’età mediana è pari a 68 anni (range: 0-105 anni) e l’89% dei decessi si è verificato in soggetti d’età pari o superiore a 50 anni. Nell’83% dei casi gravi e nell’90% dei deceduti era presente almeno una condizione di rischio preesistente (diabete, tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, obesità, ecc.) e l'80% dei casi risulta non vaccinato. Otto casi gravi si sono verificati in donne in stato di gravidanza. In 528 casi (67%) è stato isolato il virus A(H1N1)pdm09, in 123 (16%) il virus A(H3N2) e in 135 (17%) il virus A/non sottotipizzato. In un solo caso è stato isolato il virus di tipo B. Tutti i casi sono stati ricoverati in una Unità di Terapia Intensiva e/o subintensiva, 44 hanno necessitato del supporto ECMO e 602 sono stati intubati.
Il protocollo InfluNet per la stagione 2019-20 non prevede novità sostanziali rispetto alla precedente stagione influenzale: SCARICA QUI IL PROTOCOLLO OPERATIVO
Fonte: Epicentro - Il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica, a cura del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell'Istituto superiore di sanità http://www.epicentro.iss.it