Nuove Linee Guida ESC 2023

Il congresso ESC 2023, che si è svolto ad Amsterdam tra il 25 e il 28 agosto, ha visto la presentazione di cinque nuove linee guida: sindromi coronariche acute; scompenso cardiaco, cardiomiopatie, patologie cardiovascolari e diabete, endocardite.

5 nuove linee guida ESC

La pubblicazione delle linee guida rappresenta uno dei momenti più attesi del congresso annuale organizzato dalla European Society of Cardiology. L’edizione 2023, che si è svolta ad Amsterdam tra il 25 e il 28 agosto, ha visto la presentazione di cinque nuove linee guida:  

Sindromi coronariche acute

Le sindromi coronariche acute includono condizioni come l'angina instabile e l'infarto miocardico. Le nuove linee guida ESC forniscono dettagliati consigli sul trattamento, includendo terapia farmacologica e interventi come l'angioplastica coronarica.
Le linee guida sottolineano l'importanza del timing nel trattamento delle sindromi coronariche acute, evidenziando che l’intervento tempestivo è fondamentale per prevenire danni al cuore.
Nel documento si sottolinea che le sindromi coronariche acute non colpiscono solo gli uomini, ma anche le donne, sollecitando la necessità di fornire cure efficaci basate su prove scientifiche per entrambi i sessi.
Dopo un episodio di sindrome coronarica acuta, è fondamentale occuparsi dei pazienti a lungo termine, sia gestendo al meglio la terapia farmacologica, sia attraverso programmi di riabilitazione e di promozione di uno stile di vita sano.
Le linee guida affrontano anche la gestione delle sindromi coronariche acute nei pazienti oncologici, poiché tali pazienti hanno un rischio elevato dovuto a fattori come il fumo, il cancro stesso e il trattamento chemioterapico/radioterapico in corso.
Infine, le linee guida raccomandano di considerare le opinioni dei pazienti, di coinvolgerli nel processo decisionale e di informarli adeguatamente sui rischi e le alternative disponibili.

Scompenso cardiaco

Le nuove linee guida ESC sullo scompenso cardiaco (focused update delle linee guida 2021)  includono terapie basate su evidenze recenti, metanalisi e studi randomizzati, per migliorare la gestione e l'esito dei pazienti con insufficienza cardiaca.
Le nuove raccomandazioni si concentrano su tre aree principali: l'insufficienza cardiaca cronica, l'insufficienza cardiaca acuta e le comorbilità. Tra le principali raccomandazioni, si evidenzia l'uso degli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio 2 (SGLT2). L’uso è raccomandato nei pazienti con frazione di eiezione del cuore ridotta o preservata (HFmrEF e HFpEF) al fine di ridurre il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca o arresto cardiaco. L’uso è raccomandato anche nei pazienti con malattia renale cronica e diabete di tipo 2, per ridurre il rischio di insufficienza cardiaca. In questi pazienti si consiglia anche l'uso di finerenone per ridurre il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca.
Infine, nelle nuove linee guida ESC si sottolinea l'importanza della supplementazione di ferro per i pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta o moderatamente ridotta per migliorare i sintomi e la qualità della vita e per ridurre il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca.

Cardiomiopatie

Le linee guida dell'European Society of Cardiology sulle cardiomiopatie costituiscono il primo documento internazionale che include tutti i sottotipi di cardiomiopatia e, per la prima volta, sono fornite raccomandazioni specifiche per cardiomiopatie diverse dalla cardiomiopatia ipertrofica. Per la prima volta le cardiomiopatie vengono considerate in modo unitario.
Queste linee guida riflettono i progressi nella genetica e nell'imaging cardiaco e l'introduzione di nuovi trattamenti mirati alle specifiche cause della malattia. Si pongono al centro dell'attenzione i pazienti e le loro famiglie, dal momento in cui un soggetto presenta sintomi o viene fatta diagnosi incidentalmente/per storia familiare, fino ad arrivare all’inquadramento preciso e l’inizio della terapia.
Le linee guida sottolineano le diverse fasi di diagnosi e gestione condivise tra i sottotipi di cardiomiopatia e forniscono raccomandazioni specifiche per ciascuno di essi. La diagnosi inizia con la valutazione della struttura e della funzione cardiaca attraverso esami come l'ecocardiografia e la risonanza magnetica cardiaca. Inoltre, per giungere a una diagnosi più precisa, vengono considerati l’anamnesi familiare e i test genetici.
La gestione delle cardiomiopatie mira a identificare e trattare i sintomi, prevenire le complicazioni e fare lo screening dei familiari a rischio. Le linee guida forniscono raccomandazioni per la consulenza genetica, il supporto psicologico e l'uso di dispositivi come i defibrillatori impiantabili (ICD) per prevenire la morte improvvisa. Inoltre, vengono affrontate questioni legate allo stile di vita e alla condizione dei pazienti, come l'esercizio fisico, la dieta, l'alcol, la gravidanza e altro ancora.
Le linee guida promuovono anche l'importanza dell'esercizio fisico a bassa o moderata intensità per i pazienti con cardiomiopatia, in quanto questo può contribuire a migliorare la loro condizione. Tuttavia, viene consigliata una valutazione del rischio individuale per stabilire un piano di esercizio appropriato.
Infine, si enfatizza l'importanza di un approccio multidisciplinare nella cura dei pazienti con cardiomiopatia e la necessità di una transizione adeguata dalla cura pediatrica a quella degli adulti.

Patologie cardiovascolari e diabete

Le nuove linee guida dell'European Society of Cardiology (ESC) per la gestione delle malattie cardiovascolari nei pazienti con diabete nascono per affrontare il fatto che i pazienti con diabete di tipo 2 hanno un rischio più di due volte maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto a coloro che non hanno il diabete.
Le linee guida mettono in evidenza l'importanza della prevenzione e della gestione delle malattie cardiovascolari nei pazienti con diabete. Raccomandano uno screening sistematico per il diabete in tutti i pazienti con malattie cardiovascolari e viceversa, per valutare il rischio e la presenza di malattie cardiovascolari in tutti i pazienti con diabete. Introducono un nuovo punteggio chiamato SCORE2-Diabetes per stimare il rischio a 10 anni di infarto miocardico e ictus nei pazienti con diabete di tipo 2, basato su fattori di rischio tradizionali e specifici del diabete.
Le linee guida raccomandano cambiamenti nello stile di vita per tutti i pazienti con diabete per ridurre il rischio cardiovascolare, inclusa la perdita di peso e l'esercizio fisico regolare. Inoltre, consigliano di smettere di fumare e di seguire una dieta mediterranea o basata su verdure, ricca di grassi insaturi.
Per i pazienti con coesistenza di diabete e malattie cardiovascolari, le raccomandazioni sono state riviste in seguito ai risultati di grandi studi clinici. Le linee guida ora raccomandano l'uso degli inibitori SGLT2 e/o degli agonisti del recettore del GLP-1 per ridurre il rischio di infarto miocardico e ictus in tutti i pazienti con diabete e malattie cardiovascolari, indipendentemente dal controllo glicemico e dalla terapia glicemica.
Le linee guida forniscono anche raccomandazioni specifiche per la gestione dell'insufficienza cardiaca nei pazienti con diabete, sottolineando l'importanza dello screening per i segni e i sintomi di questa condizione. Raccomandano l'uso degli inibitori SGLT2 per ridurre il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nei pazienti con diabete e insufficienza cardiaca cronica.
Inoltre, le linee guida raccomandano lo screening opportunistico per la fibrillazione atriale nei pazienti > 65 anni con diabete  e anche in quelli più giovani, specialmente quando sono presenti altri fattori di rischio come l'ipertensione. Si consiglia inoltre di misurare regolarmente la pressione sanguigna in tutti i pazienti con diabete per rilevare e trattare l'ipertensione e ridurre il rischio cardiovascolare.
Le linee guida riconoscono che il diabete è un fattore di rischio maggiore per le malattie cardiovascolari nelle donne rispetto agli uomini. Raccomandano una maggiore rappresentanza delle donne negli studi clinici e uno sforzo per garantire che le donne ricevano opportunità di assistenza sanitaria uguali nella gestione delle malattie cardiovascolari e del diabete.

Endocardite

Le nuove linee guida ESC 2023 sull'endocardite infettiva mettono in evidenza l'importanza della prevenzione e del riconoscimento precoce di questa condizione in pazienti specifici, come quelli affetti da malattia valvolare cardiaca e con anomalie cardiache congenite, o quelli che necessitano di un pacemaker.
Le persone a rischio più elevato includono coloro che hanno avuto episodi precedenti di endocardite infettiva, pazienti con valvole cardiache protesiche, malattie cardiache congenite o dispositivi di assistenza ventricolare sinistra. In questi pazienti, si raccomanda la profilassi antibiotica prima di procedure orali o dentali. In altri pazienti, come quelli con pacemaker, grave malattia valvolare cardiaca, anomalie congenite delle valvole cardiache e cardiomiopatia ipertrofica, si dovrebbe valutare individualmente l'opportunità della profilassi antibiotica. Non è necessaria la profilassi antibiotica per i soggetti a basso rischio.
Le linee guida raccomandano anche misure preventive quali, ad esempio, una buona igiene orale e cutanea - la pulizia dei denti due volte al giorno, pulizie dentali professionali e il trattamento di condizioni cutanee croniche. Sono sconsigliati i piercing e i tatuaggi.
Le raccomandazioni riguardano anche diagnosi, trattamento e gestione delle complicazioni. La diagnosi si basa sul sospetto clinico, sulle colture del sangue e sull'imaging. L'ecocardiografia è la tecnica di imaging di prima linea, ma ci sono nuove raccomandazioni sull'uso della tomografia computerizzata, dell'imaging nucleare e della risonanza magnetica.
Il trattamento mira a curare l'infezione e preservare la funzione della valvola cardiaca. Le linee guida raccomandano antibiotici appropriati come terapia principale, con durata a seconda della gravità dell'infezione. L'intervento chirurgico è indicato per pazienti con insufficienza cardiaca o infezione non controllata. Un'ulteriore raccomandazione è quella di procedere all'intervento chirurgico delle valvole cardiache in caso di ictus ischemico causato da embolia, ma di ritardare l'intervento in caso di ictus emorragico.
Le nuove linee guida dedicano una sezione alla cura centrata sul paziente e alla condivisione delle decisioni. Si riconosce che l'endocardite infettiva è una condizione potenzialmente devastante sia fisicamente che emotivamente, e si sottolinea l'importanza di coinvolgere i pazienti nella gestione della loro salute.


Fonti: Press release. First ESC Guidelines covering all acute coronary syndromes published today. ESC Press Office. 25 Aug 2023
Press release. Focused update of ESC Heart Failure Guidelines published today. ESC Press Office. 25 Aug 2023
Press release. First international guidelines on heart muscle diseases published today. ESC Press Office. 25 Aug 2023
Press release. Recommendations to reduce cardiovascular risk in patients with diabetes published today. 25 Aug 2023
Press release. Patients urged to be vigilant about cardiac infections. ESC Press Office. 25 Aug 2023