I cittadini potranno essere allertati tramite APP ed intervenire in caso di arresto cardiaco
È ufficialmente partito un progetto sperimentale di AREU di allertamento, in caso di arresto cardiaco, del cittadino laico in possesso del certificato BLSD tramite un'applicazione caricata sul proprio smartphone. Tra un anno, grazie ai dati raccolti sul Registro Arresti Cardiaci “Lombardia CARe” si valuterà il primo anno di sperimentazione e come proseguire in futuro.
Chi si occupa di arresto cardiaco extra-ospedaliero sa bene che il fattore tempo è fondamentale per la prognosi del paziente. Dall’allarme all’arrivo dell’ambulanza trascorrono mediamente 10-12 minuti. In questo tempo è importante iniziare immediatamente le manovre di rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione. Ogni minuto perso riduce le probabilità di sopravvivenza del 10%. Per aumentare le possibilità che le manovre BLSD inizino il prima possibile, nasce a Pavia il progetto “Cittadini SalvaVita-Pavia”. Il progetto si basa su un primo elemento fondamentale, l’idea del “First Responder”. Il First Responder è una persona che, dopo un’adeguata formazione, in caso di necessità viene allertata dalla sala operativa e interviene fino all’arrivo dell’ambulanza. Il secondo elemento fondamentale del progetto è la app per smartphone SafetyGo che consente alla centrale operativa di visualizzare la posizione dei First Responder e di avvisare quelli più vicini al luogo dell’emergenza.
“Si tratta di un'innovazione, per ora limitata inizialmente alla Provincia di Pavia, che si differenzia dall'esperienza già in atto in altre regioni italiane per l'alto livello di integrazione con l'applicativo gestionale di AREU” afferma il Dr. Alberto Zoli, Direttore di AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza). “Ne consegue un'implementazione del primo anello della catena del soccorso in caso di arresto cardiaco in quanto l'allertamento del comune cittadino riduce il tempo che intercorre tra l'evento e l'arrivo dei soccorsi sanitari”.
Dice la Dr.ssa Alessandra Palo, Direttrice della AAT (Articolazione Aziendale Territoriale) di Pavia: “Attraverso le attività di formazione al cittadino e le istruzioni fornite dalla sala operativa a chi attiva i soccorsi, si spera sempre che un astante inizi immediatamente le compressioni toraciche. Da oggi non ci limiteremo a sperare, ma potremo chiedere a chi è stato adeguatamente formato con un semplice corso BLSD di intervenire in caso di una richiesta di soccorso nelle sue immediate vicinanze, mentre le ambulanze o le automediche sono ancora per strada”.
“La condizione di sospetto arresto cardiaco” aggiunge Fabrizio Canevari, Responsabile Operativo della SOREU (Sala Operativa Regionale Emergenza Urgenza) Pianura “viene identificata dalla sala operativa attraverso un numero ristretto di domande. Al termine dell’intervista telefonica, riscontrata la condizione di sospetto di arresto cardiaco, il sistema informatico della SOREU inoltra automaticamente la richiesta di intervento tramite app ai First Responder presenti nell’area dell’evento. L’App SafetyGo rappresenta quindi un valore aggiunto nella catena della sopravvivenza”.
“Educare quante più persone possibile ad intervenire in caso di arresto cardiaco è il primo passo, tuttavia non è sempre certo che in presenza di una persona in arresto cardiaco ci sia chi sa come intervenire” dice il Dr. Enrico Baldi, Presidente di Pavia nel Cuore ODV. “Affidarsi al caso non è una soluzione, per questo motivo Pavia nel Cuore ha scelto di finanziare un progetto sperimentale con AREU per l’attivazione di persone formate che si trovino nelle vicinanze di un arresto cardiaco, per intervenire già mentre i soccorsi stanno arrivando”.
Fonte: Comunicato Stampa AREU AAT Pavia