Morbillo e rosolia in Italia

Dal 2023, sono in corso aumenti significativi nel numero di casi e di epidemie di morbillo a livello globale, incluso in diversi Paesi Europei. Anche in Italia, si osserva un notevole aumento dei casi di morbillo nel 2024.

Sorveglianza integrata morbillo-rosolia

Il morbillo e la rosolia sono malattie esantematiche virali altamente contagiose, prevenibili con la vaccinazione. Per entrambe queste malattie esistono in Italia obiettivi di eliminazione, delineati nel Piano nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita. Accanto a misure mirate ad incrementare le coperture vaccinali per due dosi del vaccino trivalente contro morbillo, parotite e rosolia (MPR), l’eliminazione di morbillo e rosolia richiede sistemi di sorveglianza ad elevata sensibilità e specificità per individuare tempestivamente i casi sporadici e i focolai, capire i motivi della trasmissione, identificare i gruppi di popolazione a rischio, attivare rapidamente una risposta di sanità pubblica, monitorare l’incidenza e misurare e documentare i progressi raggiunti nell’eliminazione.

I medici devono segnalare alla ASL, entro 12 ore dal sospetto, ogni caso sospetto di morbillo e di rosolia, per telefono, fax o posta elettronica, e informare il paziente che verrà contattato da un operatore ASL per l’indagine epidemiologica.

Per rafforzare la sorveglianza del morbillo e della rosolia postnatale, in vista degli obiettivi di eliminazione, a febbraio 2013 è stato istituito il sistema nazionale di sorveglianza integrata morbillo-rosolia, successivamente aggiornato a novembre 2018. La sorveglianza integrata morbillo-rosolia è coordinata dal Reparto Epidemiologia, Biostatistica e Modelli Matematici del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che gestisce anche la piattaforma web per la segnalazione e l’inserimento dei dati sui casi individuali.

Morbillo e rosolia: i dati al 30 aprile 2024

Dal 1 gennaio al 30 aprile 2024, in Italia, sono stati notificati 399 casi di morbillo, di cui 34 nel mese di gennaio, 96 a febbraio, 124 a marzo e 145 ad aprile 2024. L’87% dei casi segnalati è stato confermato in laboratorio. Sedici Regioni hanno segnalato casi, di cui quattro (Lazio, Sicilia, Emilia-Romagna e Toscana) hanno segnalato complessivamente quasi il 70% dei casi. L’89% dei casi era non vaccinato al momento del contagio. L’età mediana dei casi è pari a 31 anni; oltre la metà dei casi (51%) ha infatti un’età compresa tra 15 e 39 anni e un ulteriore 25% ha più di 40 anni di età. L’incidenza più elevata è stata osservata nei bambini sotto i cinque anni e 17 casi hanno meno di un anno di età. Per 31 casi la trasmissione è avvenuta in ambito nosocomiale e sono stati segnalati 20 casi tra operatori sanitari. Il 32% circa dei casi ha riportato almeno una complicanza, tra cui sono inclusi anche casi di polmonite, insufficienza respiratoria, cheratocongiuntivite, trombocitopenia, stomatite e un caso di encefalite. Nello stesso periodo in esame è stato segnalato un caso di rosolia, classificato come possibile.

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Numero casi di morbillo (possibili, probabili e confermati) notificati, per mese di inizio sintomi: Italia 01/01/2023–30/04/2024.

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Distribuzione e incidenza (per milione di abitanti) dei casi di morbillo notificati in Italia per classe di età, 01/01/2024-30/04/2024 (n=399).

Il morbillo desta preoccupazione in tutto il mondo

Dal 2023, sono in corso aumenti significativi nel numero di casi e di epidemie di morbillo a livello globale, incluso in diversi Paesi Europei. Come previsto da una valutazione del rischio dell’European Centre for Disease Control and Prevention (ECDC), effettuata ad inizio 2024 per i Paesi dell'UE/EEA, i casi di morbillo hanno continuato ad aumentare nel corso dell’anno, a causa delle coperture vaccinali contro il morbillo non ottimali, l’importazione di casi da aree geografiche con elevata circolazione del virus, e la tipica stagionalità del morbillo che presenta un picco d’incidenza nel tardo inverno e in primavera.
Anche in Italia, si osserva un notevole aumento dei casi di morbillo nel 2024, in particolare nei mesi di marzo e aprile 2024, la maggior parte di cui si sono verificati in persone non vaccinate. Circa tre quarti dei casi segnalati nei primi quattro mesi dell’anno sono adolescenti e adulti: questi dati suggeriscono che sono presenti ampie quote di persone suscettibili in queste fasce di età. Preoccupano anche i casi segnalati nei bambini sotto l’anno di età, troppo piccoli per essere vaccinati che dipendono quindi dalla copertura vaccinale nella popolazione per essere protetti dal morbillo, e i casi tra gli operatori sanitari. Come atteso sono state riportate complicanze in circa il 30% dei casi, incluso un caso di encefalite.
L’ECDC incoraggia le autorità di sanità pubblica a mettere in atto le seguenti attività prioritarie: raggiungere e mantenere un'elevata copertura vaccinale nella popolazione (≥95% per due dosi); identificare le popolazioni suscettibili e fornire loro delle opportunità di vaccinazione (incluso6 durante altre occasioni di contatto con il sistema sanitario); mantenere una sorveglianza di alta qualità e un'adeguata capacità di sanità pubblica, per individuare tempestivamente i casi sospetti, prevenire l’ulteriore trasmissione dell’infezione e facilitare il controllo delle epidemie; sensibilizzare gli operatori sanitari sull’importanza di diagnosticare tempestivamente i casi; identificare i fattori che determinano coperture vaccinali non ottimali e mettere in atto degli interventi su misura incluse iniziative di comunicazione del rischio, di formazione degli operatori sanitari, e interventi per migliorare l’accesso alle vaccinazioni.
 

Fonte: ISS - Istituto Superiore di Sanità