Dopo l’attacco della Russia all’Ucraina, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stanziato 3,5 milioni di dollari per sostenere la consegna di forniture mediche urgenti alla popolazione colpita dalla guerra.
Nel frattempo, l'ufficio regionale europeo dell'OMS ha chiesto la fine delle ostilità: "Qualsiasi ulteriore escalation potrebbe causare in Europa una catastrofe umanitaria, un alto tributo in termini di vittime, nonché danni consistenti a sistemi sanitari già fragili".
Il direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si è detto "affranto e gravemente preoccupato" per la salute e il benessere degli ucraini. Decine di migliaia si stanno riversando verso i confini occidentali del Paese. In milioni sono rintanati nelle case o nei rifugi, mentre i bombardamenti russi si sono estesi anche alle parti occidentali del Paese, precedentemente considerate zone sicure.
Tedros ha aggiunto che l'OMS monitorerà le azioni della Russia per garantire che nessuna struttura sanitaria, operatori sanitari o pazienti venga presa di mira e, se lo sarà, l'OMS documenterà e segnalerà tali incidenti.
La dichiarazione del direttore generale ha sottolineato che l'OMS è "profondamente preoccupata per la salute del popolo ucraino nel prosieguo della crisi" e ha detto che la sua organizzazione aiuterà a garantire che il sistema sanitario del Paese continui a funzionare "per fornire cure essenziali alle persone per tutti i problemi di salute, dalla COVID-19 al cancro, dal diabete alla tubercolosi, ai problemi di salute mentale, soprattutto per i gruppi vulnerabili come gli anziani e i migranti".
Lo stanziamento iniziale di 3,5 milioni di dollari "è destinato ad aumentare in seguito a ulteriori valutazioni dei bisogni", ha detto Tedros.
L'ufficio regionale dell’OMS ha dichiarato che sta lavorando a stretto contatto con tutti i partner delle Nazioni Unite per aumentare rapidamente la disponibilità di aiuti per rispondere alla prevista emergenza sanitaria innescata dal conflitto, proteggendo l'OMS e altro personale medico, e riducendo al minimo le interruzioni nella fornitura di servizi sanitari essenziali.
"Il diritto alla salute e l'accesso ai servizi sanitari devono essere sempre garantiti, a maggiore ragione durante i periodi di crisi", si legge nella dichiarazione. "La protezione dei civili è un obbligo previsto dal diritto internazionale umanitario".
Il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres ha dichiarato venerdì che anche altre agenzie dell'ONU avrebbero aumentato i loro sforzi di aiuto "in Ucraina e nei paesi limitrofi".
Giovedì l'ONU ha anche stanziato 20 milioni di dollari dal suo Central Emergency Response Fund (CERF) per attivare una risposta umanitaria. Secondo i rapporti degli Stati Uniti, fino a cinque milioni di persone, dei 44 milioni di abitanti dell'Ucraina, potrebbero ritrovarsi ad essere rifugiati di guerra. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa, così come altre agenzie di soccorso internazionali, stanno aumentando gli appelli per sostenere i civili che sono ora bloccati, sotto il fuoco, e privi di cibo adeguato, acqua e supporto medico.
Venerdì, i media locali e internazionali hanno riferito che le truppe russe erano entrate in alcune parti della capitale ucraina di Kiev. Gli attacchi si diffondono verso ovest e includono gli ospedali, secondo le testimonianze, in violazione delle Convenzioni di Ginevra.
Fonti: World Health Organization - Regional Office for Europe. WHO/Europe statement on Ukraine. 24.02.2022
World Health Organization. WHO Director-General: Deeply concerned over escalating health crisis in Ukraine. 24.02.2022
UN Press Release. Secretary-General, in Statement on Ukraine, Calls Russian Federation’s Military Offensive ‘Wrong, against Charter, Unacceptable, But Not Irreversible’. 24.02.2022