La black list comprende 93 farmaci ritenuti da Prescrire più dannosi che utili
Per il settimo anno consecutivo, la rivista medica francese indipendente "Prescrire" ha pubblicato il suo rapporto “Pour mieux soigner, des médicaments à écarter”. Questa analisi identifica farmaci i cui pericoli superano chiaramente i benefici e che, quindi, dovrebbero essere evitati. L'obiettivo è quello di aiutare i medici a scegliere per i pazienti trattamenti di alta qualità
La rivista francese “Prescrire”, impegnata nell’informazione scientifica indipendente in campo farmacologico-diagnostico, ha recentemente aggiornato l’elenco di farmaci che sarebbero da evitare o addirittura da ritirare dal commercio dal momento che sembrerebbero avere un rapporto beneficio-rischio nettamente spostato verso il rischio.
Le indicazioni, formulate da un gruppo di professionisti e ricercatori operanti in vari settori della sanità e senza conflitti d’interesse, si basano su una metodologia di indagine rigorosa che prevede, per ogni farmaco, una ricerca accurata della letteratura scientifica disponibile, la considerazione di dati provenienti solo da studi di alta qualità, l’identificazione dei risultati importanti dal punto di vista dei pazienti, il paragone con i trattamenti standard e l’analisi di tutti gli eventi avversi conosciuti e potenziali.
Le caratteristiche dei farmaci finiti nella black-list possono essere così riassunte:
L'aggiornamento del 2019, pubblicato nel numero di febbraio, copre un periodo di 9 anni, dal 2010 al 2018, e comprende 93 farmaci che causano più danni che benefici in tutte le indicazioni per le quali sono stati autorizzati in Francia o nell'Unione Europea.
Tra i farmaci da non prescrivere troviamo alcuni sedativi della tosse i cui effetti collaterali sarebbero peggiori dei benefici. In particolare si indicano l’ambroxol, che si trova nel Muxol, e la bromexina che si trova, ad esempio, nel Bisolvon e in altri mucolitici. Secondo Prescrire, questi componenti potrebbero causare l’eritema polimorfico, la sindrome di Stevens-Johnson e quella di Lyell. Nella lista anche l’oxomemazina, presente in farmaci come il Toplexil, un antistaminico che può dare effetti avversi sproporzionati nel trattamento sintomatico della tosse. E poi la folcodina presente nel Biocalyptol che potrebbe causare sensibilizzazione al curaro.
Nella lista nera anche alcuni decongestionanti nasali che contengono efedrina, nafazolina, ossimetazolina, fenilefrina, pseudoefedrina e tuaminoeptano che espongono al rischio di disturbi cardiovascolari gravi. Considerando che hanno solo lo scopo di alleviare i sintomi del raffreddore si pensa che gli effetti collaterali superino i benefici.
C’è poi lo Zyban con il principio attivo bupropione che dovrebbe aiutare a smettere di fumare. Secondo Prescrire potrebbe causare disturbi neuropsichici come aggressività, depressione, tendenze suicide.
Nella black list anche anti-infiammatori non steroidei con dicoflenac come il Voltaren per via orale in cui i rischi sono connessi a insufficienza cardiaca e infarto. Infine, il ketoprofene in gel, Ketum gel, causerebbe fotosensibilizzazione.
La lista completa è scaricabile qui: Pour mieux soigner : des médicaments à écarter - Actualisation 2019
Fonte: "Pour mieux soigner, des médicaments à écarter : bilan 2019" Rev Prescrire 2019 ; 39 (424) : 131-141. (pdf, accès libre)