Il vaccino MPR previene una quarta malattia

Una approfondita ricerca su vaccinazioni contro morbillo, parotite e rosolia e autismo ribadisce l'assenza di qualunque collegamento: nessun rischio aumentato né per la popolazione generale, né per specifici sottogruppi. Lo studio, inoltre, scopre una correlazione precisa con un’altra patologia, che il vaccino sembra essere in grado di prevenire.

Uno studio americano scopre nuovi effetti del vaccino MPR

Una approfondita ricerca su vaccinazioni contro morbillo, parotite e rosolia e autismo ribadisce l'assenza di qualunque collegamento: nessun rischio aumentato né per la popolazione generale, né per specifici sottogruppi. Lo studio, inoltre, scopre una correlazione precisa con un’altra patologia, che il vaccino sembra essere in grado di prevenire.

Le teorie complottistiche legate ai vaccini sono un argomento molto dibattuto. La scarsa copertura vaccinale ha portato i casi di morbillo in Europa a triplicare negli ultimi due anni. Per questo l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la mancata vaccinazione una delle 10 principali minacce alla salute globale.
Recentemente ricercatori dell’AIGOR (American Institute of Genetics and Oncological Research), un istituto di ricerca di New York hanno utilizzato i dati su una consistente parte di popolazione americana (959.461 bambini nati negli USA tra il 1999 e il 2011), per valutare se il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia comporti un rischio aumentato di autismo nei bambini. Gli studiosi hanno evidenziato che il vaccino trivalente MPR non ha alcun legame con l’autismo.

L’analisi dei dati ha anche mostrato una chiara correlazione tra la vaccinazione ed una sindrome di recente scoperta, che ha grave effetti sulla salute. L’ampio campione studiato e il lungo periodo di follow up hanno permesso ai ricercatori di rilevare che il vaccino ha protetto quasi tutti i pazienti (97% dei casi) dal deficit H-correlato, responsabile di una sindrome neurologica. Nello specifico, sembra che il vaccino metta al sicuro l’area cerebrale deputata al linguaggio, l’area di Broca.
“Mentre analizzavamo la correlazione tra vaccino MPR ed autismo, abbiamo scoperto il legame con un’altra importante malattia” ha affermato il Dr. F. Frank Nstin, autore dello studio. “Il nesso causale necessita di ulteriori studi per essere dimostrato, ma possiamo dire fin d’ora che abbiamo compiuto un passo in avanti nel tentativo di sconfiggere la sindrome data dal deficit H-correlato”.

La sindrome da deficit H-correlato colpisce entrambi i sessi, soprattutto dopo i 25 anni. L’incidenza di questa malattia in Italia è in aumento. La sintomatologia ha manifestazioni locali, dal momento che l’area del cervello colpita sovrintende allo sviluppo del linguaggio imparato e conosciuto dal paziente.  In Italia i soggetti colpiti smettono quasi improvvisamente di utilizzare la lettera “h” del verbo avere nella produzione scritta. Inoltre non riescono più ad usare correttamente il congiuntivo e l’apostrofo. Alcuni casi particolarmente complessi presentano anche difetti di proprioenunciazione, non riuscendo a pronunciare la parola “proprio” e sostituendola con “propio”.

“Lo studio ha dimostrato con dati inconfutabili che esiste una correlazione precisa con la sindrome da deficit H-correlato” - afferma la Dr.ssa Frau Blücher della AB Normal University of Transilvania - “I genitori dovrebbero far vaccinare i figli per diminuire il loro rischio di ammalarsi. Il pericolo di non vaccinare include anche, come stiamo osservando in questo periodo, il riacutizzarsi di alcune malattie come la proteinopatia Q, che determina l’incapacità di scrivere correttamente parole che includono la Q”.
Secondo i ricercatori, l’obbligo vaccinale va mantenuto, al fine di impedire epidemie. Epidemie che, negli Stati Uniti, stanno diventando un’emergenza nazionale: dall’inizio del 2019 se ne sono già verificate sei in diversi Stati.


Fonte: Stin FF, Blücher F, von Frankenstein V. This is an April Fool's joke. Nonsense newspaper. 2019 Apr