Il polline nell’aria può aumentare i casi di COVID-19

Quando i livelli di polline nell’aria sono più alti, si possono osservare maggiori tassi di infezione da SARS-CoV-2. Questa la conclusione di uno studio su larga scala condotto da un team internazionale.

L'aumento delle concentrazioni di pollini è correlato a più alti tassi di infezione da SARS-CoV-2

Quando i livelli di pollini nell’aria sono più alti, si possono osservare maggiori tassi di infezione da SARS-CoV-2. Questa la conclusione di uno studio su larga scala condotto da un team internazionale guidato da ricercatori della Technische Universität München e dell'Helmholtz Zentrum München. I soggetti che appartengono a gruppi ad alto rischio potrebbero proteggersi osservando le previsioni dei pollini e indossando maschere con filtri antipolvere.

Lo scoppio della pandemia di COVID-19 dello scorso anno nell'emisfero settentrionale ha coinciso temporalmente con il periodo dell’anno più ricco di pollini nell’aria. Queste osservazioni hanno spinto un team internazionale di ricercatori a condurre un'indagine approfondita. Gli scienziati volevano sapere se esiste un legame dimostrabile tra le concentrazioni di polline nell'aria e i tassi di infezione di SARS-CoV-2.

Il polline è un fattore ambientale significativo che influenza i tassi di infezione

I ricercatori hanno raccolto dati sulle concentrazioni di pollini nell'aria, sulle condizioni meteorologiche e sulle infezioni da SARS-CoV-2 - prendendo in considerazione la variazione giornaliera dei tassi di infezione e il numero totale di test positivi. Nei loro calcoli, i ricercatori hanno anche incluso i dati sulla densità della popolazione e gli effetti delle misure di contenimento. I dati hanno riguardato 31 Paesi dei cinque continenti.
Il team ha evidenziato che il polline trasportato dall'aria può rappresentare, in media, il 44% della variazione dei tassi di infezione. In alcuni casi giocano un ruolo anche l'umidità e la temperatura dell'aria. Nei periodi senza limitazione degli spostamenti, i tassi di infezione erano in media il 4% più alti per ogni aumento di 100 grani di pollini trasportato dall'aria per metro cubo. Durante l’osservazione, in alcune città tedesche sono state registrate concentrazioni fino a 500 grani di pollini per metro cubo al giorno - il che ha portato a un aumento complessivo dei tassi di infezione di oltre il 20 per cento. Nelle regioni in cui era in vigore il lockdown, i tassi di infezione erano in media più bassi nonostante il polline trasportato dall’aria.

Il polline trasportato dall'aria indebolisce la risposta immunitaria

Studi precedenti1 hanno dimostrato che alte concentrazioni di polline portano a una risposta immunitaria più debole ai virus responsabili di malattie respiratorie. Questo dipende dal fatto che, se le concentrazioni di polline nell'aria sono alte, e i grani di polline vengono inalati con le particelle di virus, vengono generati meno interferoni antivirali. Pertanto, nei giorni con un'alta concentrazione di polline, si può avere un aumento del numero di malattie respiratorie. Questo vale anche per la COVID-19. Che gli individui siano allergici o meno ai diversi tipi di polline poco importa.
«Non è facile evitare l'esposizione al polline trasportato dall'aria», dicono gli autori dello studio. «Tuttavia le persone che appartengono a categorie ad alto rischio devono essere informate che un’alta concentrazione di pollini nell’aria aumenta la suscettibilità alle infezioni virali del tratto respiratorio, quindi la possibilità di ammalarsi di COVID-19».
Secondo i ricercatori quando si studia la diffusione del virus SARS-CoV-2, i fattori ambientali come la concentrazione di polline nell’aria devono essere presi in considerazione. Una maggiore consapevolezza di questi effetti è un passo importante per prevenire e mitigare l'impatto della pandemia.

Le maschere che filtrano le particelle forniscono protezione

Le persone vulnerabili come possono proteggersi? Secondo gli autori dello studio, le persone ad alto rischio devono monitorare il bollettino dei pollini (vi segnaliamo questo sito interessante: Bollettino dei pollini di www.pollinieallergie.net), evitando di uscire quando la concentrazione nell’aria è più alta. Inoltre, può essere utile indossare mascherine capaci di filtrare fisicamente le particelle di polline.

 


Fonti: Athanasios Damialis, Stefanie Gilles, Mikhail Sofiev, Viktoria Sofieva, Franziska Kolek, Daniela Bayr, Maria P. Plaza, Vivien Leier-Wirtz, Sigrid Kaschuba, Lewis H. Ziska, Leonard Bielory, László Makra, Maria del Mar Trigo, COVID-19/POLLEN study group, Claudia Traidl-Hoffmann. Higher airborne pollen concentrations correlated with increased SARS-CoV-2 infection rates, as evidenced from 31 countries across the globe. Proceedings of the National Academy of Sciences Mar 2021, 118 (12) e2019034118; DOI: 10.1073/pnas.2019034118
Technical University of Munich (TUM). "COVID-19 risk increases with airborne pollen, study finds: Increased pollen concentrations correlate with higher SARS-CoV-2 infection rates." ScienceDaily. ScienceDaily, 9 March 2021


Note:
1) Gilles S, Blume C, Wimmer M, Damialis A, Meulenbroek L, Gökkaya M, Bergougnan C, Eisenbart S, Sundell N, Lindh M, Andersson LM, Dahl Å, Chaker A, Kolek F, Wagner S, Neumann AU, Akdis CA, Garssen J, Westin J, Van't Land B, Davies DE, Traidl-Hoffmann C. Pollen exposure weakens innate defense against respiratory viruses. Allergy. 2020 Mar;75(3):576-587. doi: 10.1111/all.14047. Epub 2019 Nov 7. PMID: 31512243.