Oltre ai pigmenti colorati, gli inchiostri per tatuaggi contengono diversi tipi di additivi. Tra questi vi sono solventi, leganti, conservanti e tensioattivi. Nel 2022 è entrato in vigore il regolamento europeo REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals), che prevede l'obbligo di etichettatura e di informazione per i prodotti per tatuaggi e la limitazione degli ingredienti pericolosi. Tuttavia, le indagini hanno dimostrato che circa il 40% dei prodotti che vengono regolarmente usati dai tatuatori non è conforme ai requisiti REACH.
I tatuaggi possono avere conseguenze anche drammatiche sulla pelle. Uno studio ha rilevato che quasi il 70% delle persone tatuate ha avuto complicazioni. Queste vanno da allergie e infezioni a reazioni granulomatose, ulcerazioni e neoplasie.
Le infezioni sono tra le reazioni più comuni dei tatuaggi. Spesso sono causate da una scarsa igiene. Anche i colori stessi possono essere contaminati. Alcuni studi hanno trovato agenti patogeni infettivi mediamente nel 10-50% di tutti i campioni.
Anche le allergie da contatto sono comuni. A seconda della precedente sensibilizzazione, possono manifestarsi entro pochi giorni o solo dopo alcune settimane o mesi. La colorazione rossa vernice è la sostanza più sensibile. Contiene, tra l'altro, coloranti azoici sintetici che, insieme a leganti e conservanti, sono i principali fattori scatenanti delle reazioni allergiche da contatto. Tuttavia, anche i colori all'henné applicati solo superficialmente sulla pelle possono causare allergie. Alcuni prodotti contengono p-fenilendiammina (PPD), un forte allergene da contatto che può causare eczemi estesi.
Meno comuni sono le reazioni lichenoidi o granulomatose. È stata osservata anche la formazione di pseudolinfomi in seguito a tatuaggi. I tatuaggi possono anche aggravare le malattie della pelle esistenti, emulando il fenomeno di Köebner. Non è stato dimostrato se i tatuaggi possano anche promuovere la cancerogenesi. Tuttavia, gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), contenuti ad esempio nell'inchiostro nero dei tatuaggi, che hanno effetti sullo sviluppo dei tumori, potrebbero contribuire a questo fenomeno. Si tratta di elementi che rimangono nella pelle per tutta la vita e possono contribuire a creare disequilibri in modo sensibile.
Il tatuaggio, di fatto, viola l'integrità della pelle. Chi esegue tatuaggi senza il consenso informato del soggetto che richiede il tatuaggio, si pone sul piano di chi reca un danno fisico intenzionale. Serve fornire (e chiedere) informazioni chiare e complete sugli effetti collaterali cutanei e sulle possibili conseguenze a lungo termine. È qui che i dermatologi potrebbero intervenire. Dovrebbero conoscere le sostanze che costituiscono gli inchiostri per tatuaggi e i loro requisiti legali, in modo da aiutare le persone che vogliono un tatuaggio ad essere consapevoli dei potenziali rischi.
Fonte: Kühn, L.M., Beiteke, U. & Nashan, D. Nützliches Wissen zu Tätowierungen. Dermatologie74, 543–553 (2023). https://doi.org/10.1007/s00105-023-05184-9