Gastroprotettore (IPP): quando smettere?
Un team di ricercatori ha sviluppato una serie di raccomandazioni (Best Practice Advice - BPA) su come affrontare la de-prescrizione degli Inibitori di pompa protonica nei pazienti ambulatoriali.
Uso degli inibitori di pompa protonica
- Si raccomanda di rivedere regolarmente la necessità e il dosaggio degli inibitori di pompa protonica, come omeprazolo, pantoprazolo o esomeprazolo.
- Se non c'è una chiara indicazione per l'uso a lungo termine degli IPP, il trattamento deve essere interrotto.
- La sospensione degli IPP riduce i costi dei farmaci, il rischio di effetti collaterali per il paziente e la polifarmacia (con il termine “polifarmacia” si indica l'uso simultaneo di più farmaci da parte di un paziente per una condizione).
Quando si dovrebbero usare gli inibitori di pompa protonica?
Gli inibitori della pompa protonica, come l'omeprazolo, il pantoprazolo o l'esomeprazolo, sono spesso presenti nella lista dei farmaci dei pazienti con bruciore di stomaco o malattia da reflusso. Non di rado, la terapia viene proseguita a lungo termine, anche se non c'è una ragione comprensibile per la somministrazione del farmaco. In alcuni casi si tratta di un residuo di una degenza ospedaliera oppure la protezione dello stomaco è stata iniziata da tempo e semplicemente non è mai stata terminata. Dovrebbe essere messo regolarmente in discussione in modo critico se abbia senso continuare a prescrivere questi farmaci gastroprotettori. Infatti i farmaci non solo causano costi sanitari inutili, ma possono anche aumentare il rischio di effetti collaterali (ad esempio il rischio di polmonite in caso di sovradosaggio). Inoltre, vi è il rischio di politerapia, che ha un effetto stressante sui pazienti.
Quando si devono sospendere gli inibitori della pompa protonica?
Quali pazienti traggono beneficio dall'interruzione del farmaco? Quando è opportuno continuare a usare gli IPP? Lo studio "Clinical Practice Update on De-Prescribing of Proton Pump Inhibitors" di Targownik e colleghi sulla cosiddetta de-prescrizione potrebbe essere utile per prendere queste decisioni nella pratica clinica quotidiana. Il team ha creato un piano di disassuefazione. Qui di seguito trovate le 10 raccomandazioni suggerite.
- In tutti i pazienti che assumono a lungo termine inibitori della pompa protonica come omeprazolo, pantoprazolo o esomeprazolo, l'indicazione deve essere valutata regolarmente. Questo dovrebbe essere fatto nell'ambito dal medico di medicina generale. Inoltre, è utile documentare accuratamente il motivo dell'assunzione del farmaco per evitare future ambiguità.
- Se non c'è una chiara indicazione per una terapia a lungo termine, si può prendere in considerazione l'interruzione del farmaco.
- La maggior parte dei pazienti con un'indicazione all'uso cronico di IPP che assumono un dosaggio due volte al giorno dovrebbe essere presa in considerazione per passare a un IPP una volta al giorno. Se ci sono ragioni per l’uso di questi gastroprotettori a lungo termine, è necessario rivedere il dosaggio del principio attivo. Spesso si può avere lo stesso risultato con un dosaggio minore.
- I pazienti con malattia da reflusso gastroesofageo complicata, come quelli con una storia di esofagite erosiva grave, ulcera esofagea o stenosi peptica, in genere non dovrebbero essere presi in considerazione per la sospensione degli IPP.
- I pazienti con esofago di Barrett noto, esofagite eosinofila o fibrosi polmonare idiopatica non dovrebbero in genere essere presi in considerazione per un trial di de-prescrizione.
- Gli utilizzatori di IPP devono essere valutati per il rischio di emorragia gastrointestinale superiore utilizzando una strategia basata sulle evidenze scientifiche prima di procedere alla loro de-prescrizione.
- I pazienti ad alto rischio di emorragia gastrointestinale superiore non dovrebbero essere presi in considerazione per la de-prescrizione degli IPP.
- L'interruzione della terapia continua con IPP può causare un disagio temporaneo dovuto all'eccessiva secrezione reattiva di acido gastrico. È importante sensibilizzare le persone su questo effetto rebound.
- Se si decide di interrompere gli inibitori della pompa protonica, si può procedere con una graduale riduzione delle sostanze o interrompere bruscamente l'assunzione.
- In generale, la decisione di interrompere la terapia con IPP dovrebbe basarsi solo sull'assenza di un'indicazione. La preoccupazione per gli effetti collaterali indotti dal farmaco, anche se già noti a livello anamnestico, non è un motivo sufficiente per interrompere questi gastroprotettori.
Conclusioni per la pratica medica
La sospensione degli inibitori della pompa protonica non è semplice. Anche se si devono prendere in considerazione molti fattori, la necessità del trattamento deve essere riconsiderata regolarmente. In questo modo si eviterà ai pazienti di sottoporsi a una terapia forse non necessaria, che potrebbe anche essere accompagnata da effetti collaterali. I suggerimenti citati possono essere utili in questo caso e facilitare la routine quotidiana di un medico di famiglia.
Fonte: Targownik LE, Fisher DA, Saini SD. AGA Clinical Practice Update on De-Prescribing of Proton Pump Inhibitors: Expert Review. Gastroenterology. 2022 Apr;162(4):1334-1342. doi: 10.1053/j.gastro.2021.12.247. Epub 2022 Feb 17. PMID: 35183361.