Il Congresso Annuale della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) ha recentemente assistito alla presentazione di risultati rivoluzionari derivanti dallo studio di fase 3 LITESPARK-005, gettando nuova luce sul trattamento del carcinoma a cellule renali a cellule chiare (ccRCC, Clear cell renal cell carcinoma). Il Dott. Toni K. Choueiri, Direttore del Lank Center for Genitourinary Cancer presso il Dana-Farber Cancer Institute, ha guidato una ricerca che potrebbe trasformare radicalmente l'approccio a questa forma comune di cancro al rene.
Lo studio si è concentrato su pazienti con ccRCC che avevano già sperimentato trattamenti con inibitori del checkpoint immunitario e terapie anti-angiogeniche, ma che avevano manifestato una progressione della malattia. La sperimentazione ha confrontato l'efficacia di Belzutifan, un inibitore di HIF-2α, con everolimus, coinvolgendo 746 pazienti con ccRCC metastatico.
I risultati sono stati sorprendenti: Belzutifan ha dimostrato di ridurre significativamente il rischio di progressione del ccRCC del 25-26% rispetto a everolimus. Questa scoperta offre nuove speranze per i pazienti che, nonostante trattamenti precedenti, hanno visto la malattia progredire.
Belzutifan, inizialmente approvato per il carcinoma a cellule renali associato alla malattia di Von Hippel-Landau (VHL), ha dimostrato la sua efficacia anche in pazienti con ccRCC. Il farmaco agisce inibendo HIF-2α, una proteina associata a molteplici attività promuovendo il cancro, tra cui la proliferazione cellulare, l'evitamento del sistema immunitario, la formazione di vasi sanguigni e i bassi livelli di ossigeno nelle cellule.
Il Dott. William G. Kaelin, Jr., del Dana-Farber Cancer Institute, ha ricevuto il Premio Nobel per la Medicina nel 2019 per la scoperta del ruolo di HIF-2α nel cancro e in altre patologie.
Il trial LITESPARK-005 ha mostrato che, dopo un follow-up mediano di 25.7 mesi, i pazienti trattati con Belzutifan erano il 26% meno propensi a progredire rispetto a quelli trattati con everolimus. Inoltre, il tasso di risposta complessivo è stato più elevato con Belzutifan (22% contro il 3,5% di everolimus), con un miglioramento della qualità della vita dei pazienti.
Un passo significativo è stato compiuto il 14 dicembre 2023, quando la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato Belzutifan (commercializzato come Welireg, Merck & Co., Inc.) per i pazienti con carcinoma avanzato a cellule renali dopo l'uso di inibitori del recettore della morte programmata-1 (PD-1) o del ligando della morte programmata-1 (PD-L1) e un inibitore della tirosin-chinasi del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF-TKI).
Questa approvazione rappresenta una svolta significativa nel trattamento del ccRCC avanzato, offrendo ai medici oncologi una nuova opzione terapeutica per migliorare la vita dei pazienti. Ulteriori indagini esploreranno l'efficacia e la sicurezza dell'inibizione di HIF-2α in diverse condizioni di malattia. Il Dott. Choueiri ha presentato anche i risultati aggiornati dallo studio di fase 2 LITESPARK-003 al Congresso ESMO, mostrando che Belzutifan in combinazione con cabozantinib ha dimostrato un'attività antitumorale duratura e un profilo di sicurezza in linea con le precedenti osservazioni.
In conclusione, Belzutifan emerge come un'opzione promettente per i pazienti con ccRCC avanzato che hanno esaurito le terapie convenzionali. Invitiamo la comunità medica a considerare attentamente l'integrazione di Belzutifan nelle loro strategie terapeutiche per migliorare l'outcome clinico di questa popolazione di pazienti. La strada verso terapie più efficaci e personalizzate nel trattamento del ccRCC continua a evolversi, e Belzutifan potrebbe svolgere un ruolo chiave in questa trasformazione.
Fonti: FDA approves belzutifan for advanced renal cell carcinoma. US Food & Drug Administration. 14/12/2023
Kidney cancer study shows improved outcomes for patients with advanced disease when treated with belzutifan over everolimus. Dana-Farber Cancer Institute. October 21, 2023