Un nuovo Coronavirus si sta diffondendo in Cina

Un virus mai studiato prima è stato segnalato per la prima volta nella città cinese di Wuhan il 31 dicembre scorso. In Cina si sta sviluppando un’epidemia che preoccupa seriamente gli esperti di salute globale. L'OMS ha annunciato la convocazione di una riunione d'emergenza.

L’epidemia mortale ha ormai raggiunto tre paesi al di fuori della Cina

Un virus mai studiato prima è stato segnalato per la prima volta nella città cinese di Wuhan il 31 dicembre scorso. In Cina si sta sviluppando un’epidemia che preoccupa seriamente gli esperti di salute globale. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato lunedì la convocazione di una riunione d'emergenza sul virus, che è un coronavirus, una specie comune negli animali che raramente si trasmette all’uomo.

Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite a eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. La maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, nel sud della Cina, un mercato all'ingrosso di frutti di mare e animali vivi.
Il 9 gennaio 2020, il Center for Disease Control and Prevention (CDC) cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (2019-nCoV) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica.

Al 17 gennaio 2020, sono stati segnalati 44 casi confermati di infezione da 2019-nCoV, 41 casi da Wuhan, Cina e tre associati a viaggi: due dalla Thailandia e uno dal Giappone. Il 20 gennaio è stato confermato un caso in Corea del Sud.
I segni comuni di infezione includono sintomi respiratori, febbre, tosse, mancanza di respiro e difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.

Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, l'OMS non raccomanda alcuna restrizione di viaggio o di commercio. I paesi sono incoraggiati a continuare a rafforzare la loro preparazione per le emergenze sanitarie in linea con il Regolamento sanitario internazionale (RSI) del 2005. La probabilità di introduzione del virus nell'Unione Europea è considerata bassa, anche se non può essere esclusa.
In Italia è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e delle sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS). La situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l’OMS e l’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control), e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento sul suo sito.
L’Italia (aeroporto di Roma Fiumicino) ha tre voli diretti con Wuhan, e numerosi voli non diretti, il cui traffico di passeggeri dovrebbe aumentare in occasione del capodanno cinese. Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005), presso l’aeroporto di Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria per verificare l’eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici e il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma.


Fonti: Comunicato stampa. Nuova infezione da coronavirus, il punto della situazione. Ministero della Salute. 20 gennaio 2020
Disease Outbreak News. Pneumonia of unknown cause – China. World Health Organization. 5 January 2020
News & Events. Update: Cluster of pneumonia cases associated with novel coronavirus – Wuhan, China – 2019. European Centre for Disease Prevention and Control. 14 Jan 2020