La chirurgia è l’eterna lotta tra scienza e coscienza. Quando sei sul crinale di una decisione difficile potrai dirti bravo oppure no se ti affiderai all’una o all’altra. A volte è come lanciare una monetina in aria, testa o croce.
Il Dott. Angelo Bianco racconta nel suo blog una nuova storia in cui la pratica medica incontra la semplicità della vita quotidiana. Si può imparare anche da una signora anziana che cade e ha bisogno di una medicazione.
Un medico si chiede sempre come si comporterebbe di fronte alla propria malattia. Quando gli capita di incontrare la sofferenza della mente sfiorita, può solo rendere merito e onore a chi ne regge i fili e chiedersi senza una risposta: «Io come mi comporterei?».
Il Dr. Angelo Bianco scrive una riflessione sull'ineluttabilità della vita e sulla necessità di impegnarsi ad apprezzare ogni singolo attimo. Prima che la malattia arrivi e consumi il tempo che immaginavamo di avere davanti a noi.
Per un chirurgo le mani sono tutto. Sente la malattia, prova a sfidarla. Le abbassa solo in segno di resa, in ossequio e rispetto alla sua scienza e alla sua coscienza. Per un amore, le mani sono una catena che nessuno vorrebbe mai spezzare.
Ci sono giorni diversi dagli altri, quando quello che fai è più speciale del solito. Oggi vi racconto di un bambino che gioca, che cade, che si fa male, di un ospedale che si attiva per salvarlo e ci riesce.
Non è facile raccontare gli stati d'animo che ho vissuto durante la mia prima esperienza di medico in carcere. Ci provo, ma non sono sicuro di riuscirci. La liberà è un racconto davvero difficile.
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